Quanti anni ha la caldaia della tua casa? Sicuro che sia ancora efficiente? Hai preso in considerazione l’idea di procedere con la sostituzione della caldaia? Potrebbe essere economicamente molto più fattibile di quanto tu possa pensare.
Probabilmente se parliamo di Ecobonus le reazioni che questa parola oggi suscita sono: confusione e grandi aspettative. Confusione perché sono in tanti a parlarne senza specificare di cosa si tratta e come funzioni davvero. Grandi aspettative perché, a partire dall’introduzione dell’Ecobonus del 110%, tutto sembra essere gratis quando in realtà è tutto leggermente più complicato.
L’opportunità è reale, ma per essere davvero vantaggiosa è necessario che si verifichino diverse condizioni e non sempre 110 è meglio di 65 o 50. Per questo è importante fare una rapida sintesi di quelle che sono le differenze tra i tre principali Ecobonus per la sostituzione della caldaia in modo da permetterti di conoscere la situazione e fare le dovute valutazioni in rapporto alla tua situazione, edilizia ed economica.
Cosa troverai in questo articolo:
Detrazione, cessione del credito e sconto in fattura
Dallo scorso anno quando si parla di Ecobonus per la sostituzione della caldaia (ma anche per gli altri interventi di ristrutturazione) bisogna considerare tre formule distinte con cui gestire l’importo maturato con l’agevolazione fiscale:
- detrazione fiscale;
- cessione del credito;
- sconto in fattura.
La detrazione fiscale è la classica formula degli Ecobonus per cui l’importo maturato viene recuperato dal contribuente tramite dieci rate annuali di pari importo che porta in detrazione sulla propria dichiarazione dei redditi (IRPEF o IRES). La cessione del credito è una particolare formula per cui lo stesso importo maturato dall’agevolazione fiscale viene ceduto a un istituto di credito, mentre con lo sconto in fattura l’importo viene anticipato dal fornitore che lo applica immediatamente alla fattura di acquisto e installazione della caldaia per poi recuperarlo in detrazione o cedendolo ad altri soggetti.
50%, 65% e 110%: le differenze
Per quel che riguarda la sostituzione della caldaia è utile chiarire in cosa consistono gli Ecobonus del 50%, del 65% e del 110%.
Il Superbonus del 110% permette di sostituire l’impianto di riscaldamento sulle parti comuni degli edifici sostituendo quello esistente con uno centralizzato a condensazione, a pompa di calore, ibrido o geotermico di almeno classe A di efficienza energetica per il raffrescamento, il riscaldamento o la fornitura di acqua calda sanitaria. Questo Ecobonus si applica anche per gli impianti sulle parti comuni degli edifici per gli impianti di riscaldamento nelle proprietà esclusive.
L’Ecobonus del 65%, invece, riguarda la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di, almeno, classe energetica A contestualmente all’installazione di sistemi di termoregolazione evoluti o per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali con quelli ibridi a pompa di calore e caldaia a condensazione o, ancora, per la sostituzione con generatori d’aria calda a condensazione.
Infine, ma non meno vantaggioso, l’Ecobonus del 50%. Permette di sostituire l’impianto di climatizzazione invernale già esistente con una a condensazione di, almeno, classe energetica A. Può inoltre essere utilizzato per una nuova installazione (o sostituzione) con un impianto di climatizzazione invernale a biomassa.
Cosa scegliere tra 50%, 65% e 110% per sostituire la caldaia?
Se a prima vista alla domanda “qual è il più conveniente” molti potrebbero rispondere “l’Ecobonus del 110%” immaginando un maggiore vantaggio grazie all’aliquota più alta, è doveroso non fare scelte precipitose e valutare attentamente ogni possibilità. Sia perché ogni Ecobonus ha limiti di spesa, requisiti tecnici e condizioni particolari (più stringenti maggiore è l’aliquota dell’agevolazione), sia perché il miglior risparmio non equivale mai alla spesa minore, ma a ciò che si ottiene. E questo va valutato considerando tutti gli elementi in gioco, a partire dalle condizioni dell’edificio dove si abita.
Per dubbi, chiarimenti o per una valutazione reale di qual è la soluzione per te più conveniente, contattaci e faremo un’analisi approfondita sulla base della quale capire dove si “nasconde” la maggior convenienza per la sostituzione della tua caldaia.
2 Commenti. Nuovo commento
Buonasera, le vostre spiegazioni sono molto chiare, e dato che devo sostituire la caldaia, ho chiamato un fornitore certificato che mi ha fatto un preventivo compresi tutti i lavori e accessori di Euro 2.969,90, con la detrazione del 65% per un importo netto da pagare di Euro 1.750,00, mentre a me risultano Euro 1.037,00. Sulla mia domanda circa la differenza il fornitore mi dice che la detrazione non corrisponde mai al 65% perché “una parte prende la banca, poi l’Agenzia delle entrate………”.
Mi potete chiarire se il fornitore ha ragione o mi chiede troppo.
Mille grazie.
Cordiali saluti.
Eric Mellner
Sinceramente non capisco il calcolo, però ogni azienda è libera di fare il preventivo come crede, dopo però deve chiarire al cliente come e quanto deve pagare. Si faccia fare un preventivo compreso le spese, come dice questa azienda con costi della BANCA e dell’ AGENZIA DELLE ENTRATE. E poi si faccia scorporare l’eventuale 65%.