Minerale, oligominerale, frizzante, leggermente frizzante; quando si deve scegliere l’acqua da bere non si sa mai verso quale etichetta orientarsi. La domanda che sorge spontanea è: ma l’acqua non è sempre la stessa? A parte la differenza tra naturale e frizzante, perché esiste tutta questa grande varietà di denominazioni che creano solo confusione? La realtà l’alto numero di tipologie di acque potabili risponde alla differente provenienza e alle caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche che le contraddistinguono.
È importante fare chiarezza perché conoscere l’acqua che andiamo a bere permette di prenderci meglio cura della propria salute e della qualità della propria vita, ma anche evitare di spendere soldi inutilmente.
Per approfondire puoi leggere i nostri focus dedicati all’acqua potabile:
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Cosa troverai in questo articolo:
Come riconoscere l’acqua da bere
Abbiamo anticipato che una delle distinzioni cui è sottoposta l’acqua da bere è quella, come da indicazioni del Ministero della Salute, delle caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche dell’acqua. Vi è poi una distinzione in base al residuo fisso, all’anidride carbonica, alle sostanze disciolte, ai sali e ai minerali.
La classificazione
In questo senso vengono riconosciute tre diverse categorie di acque dolci superficiali destinate a essere consumate dal punto di vista alimentare: Categoria A1, Categoria A2, Categoria A3. Alla Categoria A1 appartengono le acque che hanno subito un “trattamento fisico semplice e disinfezione”; quelle di Categoria A2 sono quelle per le quali vi è stato un “trattamento fisico e chimico normale e disinfezione”, mentre quelle di Categoria A3 sono state sottoposte a un “trattamento fisico e chimico spinto, affinazione e disinfezione”.
Il giudizio di idoneità
Per garantire che le acque immesse in commercio abbiano un giudizio positivo per il consumo umano, queste devono essere in linea con i parametri previsti dal Decreto Legislativo 152/2006 (Codice dell’ambiente), dal Decreto Legislativo 31/2001 e dal Decreto Legislativo 152/1999 (Piani di tutela delle acque). Il giudizio di idoneità per essere positivo deve rispondere ai requisiti previsti dal Decreto Ministeriale del 26 marzo 1991 e dalle disposizioni specifiche che ogni Regione ha facoltà di stabilire. Tutta questa normativa serve per garantire che per le acque destinate al consumo umano vi sia un regolare e costante controllo delle caratteristiche qualitative dell’acqua, delle peculiarità dell’area di captazione e di un completo studio idrogeologico.
Le tipologie in commercio
Una prima divisione dell’acqua da bere può essere effettuata in base al residuo fisso e all’acidità (determinazioni chimico-fisiche), all’anidride carbonica (i gas disciolti) e alla presenza di bicarbonato, sodio, calcio, cloruro, magnesio, solfato, ferro e fluoro (sostanze disciolte). In base a questi parametri troviamo:
- Acqua minimamente mineralizzata;
- Acqua oligominerale;
- Acqua mediamente mineralizzata;
- Acqua ricca di sali;
- Acqua effervescente naturale;
- Acqua frizzante (o gassata).
L’acqua minimamente mineralizzata, quella con il minor residuo fisso, è considerata un’acqua leggera ed è spesso utilizzata per particolari diete o per specifiche patologie ai reni. L’acqua oligominerale, invece, è un’acqua da bere che può essere utilizzata da tutti, così come quella mediamente mineralizzata, che può essere bevuta sia dagli adulti che dai bambini. L’acqua ricca di sali minerali ha la particolarità, appunto, di avere una grande concentrazione di queste sostanze inorganiche essenziali per la vita dell’uomo. L’acqua effervescente naturale è un’acqua da bere leggermente frizzante la cui effervescenza deriva da una maggiore concentrazione di bicarbonato presente in natura già dalla fonte.
Un’ulteriore classificazione è possibile in base al contenuto di minerali o di sali presenti nell’acqua. In questi casi l’acqua da bere è consigliata in particolari condizioni fisiche. È il caso delle acque con una maggiore concentrazione di calcio che sono ideali per le donne in gravidanza e per quelle che allattano, così come per gli anziani per prevenire i fenomeni di ipertensione e osteoporosi. Le acque ricche di ferro, ancora, sono consigliate per neonati, adolescenti e soggetti con anemia. L’acqua ricca di sodio è ideale per gli sportivi, così come quelle con una maggiore concentrazione di cloruri sono ottime per le la loro capacità di migliorare le funzioni intestinali.
Bere acqua è fondamentale, farlo in maniera consapevole è indispensabile.