In maniera del tutto improvvisa e per molti aspetti incomprensibile la formula della cessione del credito e, quindi, anche quella dello sconto in fattura, è stato eliminata. Con l’approvazione del Decreto Legge 11 del 16 febbraio 2023, infatti, il Governo ha preso questa misura urgente e per tutti i nuovi Ecobonus (discorso leggermente diverso per quelli per i quali i lavori sono stati già iniziati) resta valida la sola formula della detrazione fiscale. La novità che ha interessato il settore negli ultimi due anni è di fatto stata abrogata.
Perché lo sconto in fattura è stato eliminato
«Mettere in sicurezza i conti» questa una delle ragioni per cui, come affermato dal Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, il Governo ha preso questa decisione forte e improvvisa. C’è chi sospetta si tratti di una decisione politica, chi che ci siano altre motivazioni. Resta il fatto che quella della cessione del credito e dello sconto in fattura era stata una formula che in questi due anni – anni di pandemia e criticità conseguenti al conflitto russo-ucraino – aveva permesso alle imprese edili e quindi a tutto l’indotto e alle relative famiglie, di lavorare e permettere all’economia italiana di mantenere una certa vitalità.
Allo stesso tempo questi strumenti hanno consentito di migliorare il panorama dell’efficienza energetica edilizia del nostro Paese, seguendo quelle che sono le indicazioni dell’Unione Europea e i programmi nazionali e internazionali.
Che ci siano stati abusi, sprechi e comportamenti poco virtuosi è fuori di dubbio; ma in questo modo si crea un danno anche alle realtà che hanno lavorato correttamente e tutte quelle famiglie che avrebbero potuto e voluto sfruttare questa formula estremamente conveniente. L’alternativa della detrazione fiscale, infatti, resta sì conveniente, ma solleva diversi limiti. Innanzitutto che il risparmio non viene monetizzato subito, ma soprattutto che per accedere ai lavori edilizi oggetto degli Ecobonus bisognerà avere la liquidità per pagarli e poi, nel giro di anni, vedersi restituire parte di quella somma. Soprattutto per i condomini e i lavori più pesanti dal punto di vista economico potrebbe essere un problema e portare molte realtà a rinunciare a questi lavori di miglioramento dell’efficienza energetica.
Le alternative possibili
A oggi – sono in corso discussioni, tavoli tecnici e confronti per valutare il ripristino dello sconto in fattura, magari subordinato a ulteriori controlli – l’unica possibilità legata agli Ecobonus è quella di accedere alla detrazione fiscale.
Resta, a prescindere dallo sconto in fattura, la necessità di sostituire la caldaia. Sono infatti tanti, tantissimi, i vantaggi della caldaia a condensazione, soprattutto quelli legati al risparmio economico che un nuovo impianto consente di ottenere.
Cambiare la caldaia continua a essere una scelta conveniente sia nel breve che nel lungo tempo, trattandosi di un investimento sicuramente vantaggioso. Per acquistarla con Altieri Service si può scegliere, se in possesso dei requisiti, di accedere all’Ecobonus del 65% o al Bonus Casa del 50%, oppure di acquistare direttamente la caldaia e sfruttando le condizioni vantaggiose che vi mettiamo a disposizione.
L’impossibilità di accedere allo sconto in fattura toglie sicuramente qualcosa, ma resta l’urgenza e la necessità di risparmiare sui consumi, migliorare l’efficienza energetica della casa e investire sulla qualità della propria vita.
Con una nuova caldaia questo è possibile; con Altieri Service farlo sarà sempre più conveniente! Richiedi subito un preventivo e una consulenza personalizzati; scopri tutte le opzioni disponibili per il tuo benessere e quello della tua casa.
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