I bonus edilizi, le agevolazioni fiscali messe in atto dallo Stato per migliorare l’efficienza energetica e facilitare diversi interventi di ristrutturazione, cambiano continuamente a seconda delle modifiche introdotte dalle Leggi di Bilancio. Con la Finanziaria del 2023 (Legge 179/2022) vengono introdotte importanti novità non solo sul Superbonus del 110% di cui si è tanto parlato in questi ultimi anni, ma anche su tutti quegli altri bonus edilizi minori che, sebbene caratterizzati da un’aliquota minore, possono rappresentare importanti opportunità.
Sebbene il quadro generale sia meno favorevole rispetto a qualche mese o anno fa restano attivi diversi strumenti che è importante conoscere e sfruttare per migliorare l’efficienza energetica della propria casa, ridurre i costi delle bollette, abbattere i consumi e investire sulla qualità della propria vita.
Cosa troverai in questo articolo:
Come cambiano i bonus edilizi nel 2023
Bonus Casa 50%
Confermato per tutto il 2023 (e fino al 2024) il Bonus ristrutturazioni (Bonus Casa) per tutti quegli interventi di recupero del patrimonio edilizio che prevede un’aliquota del 50% per un tetto massimo di spesa di 96000 per ogni singola unità immobiliare. Nello specifico nella detrazione del 50% del Bonus Casa rientrano i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, ristrutturazione e risanamento conservativo sulle parti comuni dei condomini e sugli edifici residenziali di qualsiasi categoria catastale. Tra i principali interventi oggetto del Bonus Casa del 50% rientrano anche quelli permettono di ottenere un risparmio energetico.
Tra gli interventi oggetto di questa agevolazione rientra anche quello per la sostituzione della caldaia e l’installazione di un nuovo climatizzatore. L’agevolazione si riferisce all’installazione di una caldaia a condensazione di classe energetica A e comprende lo smontaggio del vecchio impianto, l’acquisto e la posa in opera del nuovo, le eventuali opere murarie e le prestazioni professionali per i sopralluoghi e gli altri interventi. Per quel che riguarda i condizionatori l’agevolazione del 50% si applica, sempre per un tetto massimo di spesa di 96000€, per l’acquisto di un nuovo impianto contestualmente all’esecuzione di un intervento di ristrutturazione edilizia.
Ecobonus 65%
Per gli impianti di climatizzazione invernale la detrazione è del 65% per l’acquisto e l’installazione di una nuova caldaia che abbia almeno una classe energetica A, che sia dotata di valvole termostatiche per il controllo del riscaldamento e devono prevedere l’installazione anche di sistemi di termoregolazione evoluti. L’agevolazione del 65% si applica anche all’installazione di sistemi ibridi, ovvero quelli costituiti da un sistema integrato composto da caldaia a condensazione e la pompa di calore, Anche gli impianti geotermici e i sistemi di building automation rientrano nell’Ecobonus del 65%.
Rientra nell’Ecobonus del 65% anche l’acquisto e l’installazione di un nuovo condizionatore con pompa di calore ad alta efficienza. Nel caso in cui l’acquisto del condizionatore non rientrasse in un intervento di ristrutturazione l’aliquota resta al 65% ma scende il tetto massimo di spesa che arriva a 46.154€.
Come cambiano i bonus edilizi nel 2023
Cenni su Superbonus e Sismabonus
Il Superbonus del 110% non sarà più lo stesso. Ne abbiamo parlato evidenziando i profondi cambiamenti che lo interesseranno e sostanzialmente l’aliquota scende al 90% per tutti i nuovi interventi eseguiti su edifici plurifamiliari. L’agevolazione del 110% rimane solamente per interventi eseguiti nei condomini, per quelli per i quali entro il 25 novembre 2022 si è presentata la CILAS e per le unità unifamiliari fino al 21 marzo 2023. Per le spese sostenute nel 2024 l’aliquota sarà del 70% e del 65% per quelle sostenute nel 2025. Fino a tutto il 2024 sarà possibile usufruire anche del Sismabonus, ovvero per tutti quegli interventi antisismici per la messa in sicurezza statica degli edifici situati in zone a rischio. Per le singole unità familiari l’agevolazione va dal 50% al 70%, mentre l’aliquota sale all’85% per gli interventi eseguiti nei condomini.
La cessione del credito
L’opzione della cessione del credito, che tanto ha fatto discutere e ha condizionato negativamente l’operatività finanziaria e la sopravvivenza di molte aziende, resta confermata, con alcune differenze. Le cessioni possibili diventano 5 (dalle 4 precedenti). Nel dettaglio tre di queste cinque cessioni del credito potranno essere effettuate presso banche e intermediari abilitati, una da parte delle banche verso un correntista titolare di partita IVA e una libera, verso qualsiasi soggetto, comprese le imprese fornitrici.
Nel complesso il quadro generale non è propriamente roseo. Peggiorano le condizioni sulle cessioni (l’aumento del numero non equivale a una maggiore accessibilità) e vanno sempre considerati gli aumenti sensibili delle commissioni da parte di banche e produttori che inevitabilmente incidono sul risparmio ottenuto da chi accede alle agevolazioni fiscali.
La situazione attuale è, quindi, meno vantaggiosa rispetto al passato, ma lo è ancora rispetto a un prossimo futuro (più vicino di quanto si possa pensare) nel quale potrebbe diventare ancora meno conveniente. I nostri consulenti sono a disposizione per preventivi, sopralluoghi e valutazioni per trovare l’impianto di condizionamento migliore per la tua casa e darti la possibilità di risparmiare riducendo i consumi energetici.