Siamo in una fase storica particolare e non solo per le tante difficoltà e criticità che dobbiamo affrontare. Ci sono, infatti, tutta una serie di opportunità che è doveroso valutare e cogliere. Come quelle che permettono di cambiare la caldaia ottenendo una serie di vantaggi, sia di natura economica (l’ormai celebre sconto in fattura o il risparmio energetico) che tecnica (termoregolazione digitale, eccetera).
Questo è uno dei momenti migliori per cambiare la caldaia a condizioni favorevoli, ma è importante prestare la massima attenzione. Come per tutte le scelte è doveroso valutare diversi fattori che permettono di evitare tutti quegli errori che possono vanificare la convenienza di quella scelta.
A cosa fare attenzione
Nel caso della sostituzione della caldaia è importante analizzare diversi aspetti. Innanzitutto quello relativo alle proprie necessità. Il settore degli impianti di condizionamento è molto ampio e articolato e mette a disposizione dal punto di vista tecnologico diverse soluzioni. Non sempre bisogna orientarsi verso l’impianto più potente, ma è doveroso scegliere sempre quello più efficiente per la propria abitazione. Questa è un’analisi che può essere fatta conoscendo la realtà edilizia ed energetica della propria abitazione.
Ci sono poi tutta una serie di errori, più comuni di quanto si possa pensare, che spesso vengono commessi e che vanificano l’investimento sostenuto che ha portato a decidere di cambiare la caldaia. L’errore, però, non è stato nella sostituzione, ma nella mancanza di valutazione e nell’aver ignorato alcuni elementi fondamentali. Scopriamo insieme quali son.
Gli errori più comuni
#1 Spendere poco non è risparmio
Quando si parla di risparmio è normale pensare al costo della caldaia. in realtà questo è solo uno degli elementi che incidono sulla spesa finale. Un costo che va calcolato nel corso del tempo, non solo al momento dell’acquisto. La caldaia, infatti, non è un elettrodomestico che si usa una volta ogni tanto e che non incide sul bilancio familiare. Parliamo infatti di un componente fondamentale per il benessere, il confort e la sicurezza della propria casa. Ognuno sa quanto pesano le bollette energetiche sulle proprie finanze e per ridurre questo costo non basta spendere meno in fase di cambio dell’impianto. Perché spesso il costo della caldaia è proporzionato alla sua efficienza energetica, quindi alla capacità di far risparmiare nel corso del tempo. Che non significa che bisogna acquistare la più costosa, ma che è fondamentale valutare. Come? Comprendendo qual è il modello più adatto alla propria abitazione e quello che è in grado di fornire risposte migliori per le proprie esigenze.
#2 Ignorare i servizi
Abbiamo visto come spendere poco non sempre equivalga a risparmiare, specie quando si parla di cambiare la caldaia. in questo senso è doveroso concentrare l’attenzione anche sui servizi offerti. Molte volte, infatti, più che acquistare un singolo dispositivo, si sottoscrive un accordo che dà diritto a una serie di opportunità che altrimenti bisognerebbe acquistare a parte (pagandole di più) o rinunciarvi del tutto (esponendosi a costi maggiori). È il caso, per esempio, dell’estensione della garanzia o della manutenzione ordinaria, due delle opzioni che quando si procede con la sostituzione della caldaia possono e devono essere prese in considerazione. Non si tratta come troppo spesso si vuol far credere, di specchietti per le allodole o modi per rendere più appetibile un prodotto, ma una serie di opportunità vantaggiose per il cliente. Se ci si mette a fare i conti, infatti, si scopre come molto spesso pacchetti completi comprensivi anche di servizi siano molto più economici e convenienti di quelli che non li propongono.
#3 L’importanza dell’installazione
Quello della sostituzione della caldaia non è un lavoro che si può eseguire autonomamente. Sia per una questione propriamente tecnica che di validità legale. È quindi necessario rivolgersi a tecnici competenti, che sappiano eseguire correttamente l’intervento, evitando tutti quei danni strutturali o sull’impianto che possono causare seri problemi. Sia relativi all’inefficienza della nuova caldaia, che di perdite, rotture o guasti che nel corso del tempo si manifestano e, inevitabilmente, presentano il conto.
#4 Riscaldamento e isolamento
Perché si vuole cambiare la caldaia? Per risparmiare, certo, ma anche per avere sempre acqua calda e una temperatura adeguata durante le giornate più fredde. In quest’ottica, però, è fondamentale tenere conto anche di tutta una serie di elementi “accessori” che contribuiscono, tanto quanto la caldaia, a ridurre gli sprechi e a creare ambienti climaticamente confortevoli. Installare il motore di una Ferrari sotto una vecchia 500 non permette né di risparmiare in termini di consumi né di garantire sicurezza, stabilità e tenuta di strada. Per quel che riguarda il riscaldamento una caldaia più efficiente e di ultima generazione è sicuramente necessaria, ma deve poter contare su un isolamento termico adeguato e su una gestione virtuosa dell’impianto di riscaldamento. La caldaia eroga calore, ma se questo viene disperso (infissi scadenti, perdite, eccetera) o distribuito laddove non serve (mancato utilizzo, per esempio, delle valvole termostatiche), il risparmio energetico viene meno. Certamente non per colpa della caldaia. Bisogna quindi non commettere l’errore di ignorare il contesto in cui la caldaia andrà a lavorare.
#5 La fonte energetica
Quando si valuta di cambiare la caldaia bisogna anche interrogarsi sul tipo di alimentazione. Esistono modelli a Metano o a GPL, ma esistono anche soluzioni che si avvalgono di energie rinnovabili. La valutazione deve tenere conto del costo, ma anche della disponibilità; il tutto in quell’ottica di analisi preventiva di cui abbiamo parlato all’inizio. Non bisogna, infatti, trovare la miglior caldaia in assoluto, ma quella che risponde in maniera efficace e risolutiva alle tue necessità.