È la storia dell’uomo che si ripete e che vede quella che fino a pochi anni prima era solamente una novità riservata a pochi diventare una necessità alla portata di tutti. La storia e la diffusione del climatizzatore all’interno delle nostre case non sono da meno.
Dati alla mano, come vedremo, quanto accaduto con il climatizzatore dell’aria è un elemento rilevante e chiarificatore di com’è cambiato non tanto e non solo il settore del condizionamento dell’aria, quanto siano mutate le esigenze degli italiani. Certo, molto spesso questi due aspetti viaggiano parallelamente e le esigenze si costruiscono anche intorno a possibilità più accessibili, ma è evidente come oggi il climatizzatore dell’aria sia diventato un elemento indispensabile per ogni abitazione, sia quelle già esistenti che quelle di nuova costruzione.
Cosa troverai in questo articolo:
Climatizzatore: un po’ di storia
Il sistema di climatizzazione dell’aria è stato brevettato per la prima volta alla fine dell’Ottocento e uno dei primissimi climatizzatori messi in funzione risale al 1902 all’interno di una tipografia di Brooklyn (dove l’umidità e il calore rendevano difficoltoso il trattamento della carta). I primi climatizzatori erano molto ingombranti, rumorosi e costosi, ma con l’evoluzione tecnologica abbiamo assistito, come vedremo tra poco, di anno in anno, a una crescita esponenziale della diffusione di questi elettrodomestici.
È un po’ come è accaduto per i primi computer che all’inizio occupavano intere stanze, costavano tantissimo ed erano utilizzati da pochissimi. Così come per i primi telefoni cellulari che, oltre a essere voluminosi, costavano una cifra inaccessibile per la maggior parte delle persone e per questo motivo erano considerati dei beni di lusso. Anche fino a vent’anni fa i climatizzatori erano considerati beni di lusso, ma nel giro di pochi anni hanno avuto una diffusione esponenziale tale da renderli di fatto un bene oggi imprescindibile. E non solo, come vedremo, per ragioni di comfort.
Condizionatori e climatizzatori: un po’ di numeri
Grazie all’Indagine multiscopo sulle famiglie dell’Istat dal titolo Aspetti della vita quotidiana è possibile monitorare com’è cambiato il possesso di beni durevoli da parte delle famiglie italiane prese in esame. Per i condizionatori e i climatizzatori i dati sono:
- 1997-2000 – 0%
- 2001 – 10%
- 2002 – 13.5%
- 2003 – 17.9%
- 2005 – 20.9%
- 2006 – 22.8%
- 2007 – 25.4%
- 2019 – 42.7%
In circa vent’anni il possesso dei climatizzatori è quadruplicato, diventando di fatto un bene imprescindibile, tanto che la metà delle famiglie italiane ne ha uno.
Non solo confort
Ogni anno, con il ritorno del caldo, si riaccende la polemica sull’uso del climatizzatore. C’è chi la considera eccessiva e inquinante tanto da additare il climatizzatore come uno strumento negativo e simbolo del degrado della società moderna. La realtà è differente da questa ricostruzione che non tiene conto di molti fattori e che considera l’uso dei climatizzatori esclusivamente legato a un aspetto di confort e benessere del quale a loro di re si potrebbe anche fare a meno.
È la storia stessa che insegna (il caso della tipografia di Brooklyn è piuttosto indicativo) come i climatizzatori svolgano un ruolo fondamentale per il trattamento dell’aria, nel quale l’elemento legato alla percezione di una temperatura più gradevole non è l’unico e probabilmente nemmeno quello più importante.
Avere un climatizzatore in casa consente di avere una gestione climatica migliore, senza rinunciare alla cura dell’efficienza energetica. Accendere il climatizzatore non significa solamente avere ambienti freschi, ma anche sani, riducendo l’inquinamento domestico e permettendo di respirare aria pulita e priva di sostanze nocive per la salute. Un uso corretto del climatizzatore è sicuramente più vantaggioso (sia dal punto di vista economico che della resa) anche rispetto ad altri sistemi di
Gestire correttamente il clima della casa non è solamente un vezzo, ma parte integrante della cura della propria abitazione e della propria vita. I climatizzatori, infatti, svolgono anche attività di deumidificazione dell’aria, rendendola non solo più fresca e respirabile, ma anche meno soggetta a creare il fastidioso e serio problema della muffa. Accendere il climatizzatore, inoltre, aiuta a riposare meglio e ad avere uno stile di vita più sano, contribuendo così a rendere il proprio tempo in casa qualitativamente migliore; che non può essere un lusso, ma una necessità per tutti.