Occhio non vede cuore non duole, questo sembra essere il principio che muove molti anche nella gestione degli elettrodomestici della propria casa. Nel caso del condizionatore dell’aria, infatti, ci si preoccupa di questo dispositivo solamente quando non funziona. Se poi quando è acceso può favorire aria pesante, malattie respiratorie, e un clima non propriamente sano, il problema non viene percepito perché l’importante è che la temperatura sia quella desiderata. In realtà i condizionatori e i climatizzatori dell’aria non svolgono solamente la funzione di abbassare la temperatura, ma anche quella di purificare l’aria che poi si va a respirare.
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Oltre a tutto questo, la manutenzione ordinaria dei condizionatori dell’aria è utile anche a ridurre i consumi energetici di questo elettrodomestico. Ma è davvero così? Com’è possibile? Approfondiamo questo aspetto.
I consumi dei condizionatori
Quanto consuma un condizionatore? La domanda in molti casi è di difficile risoluzione, in quanto sui consumi degli elettrodomestici incidono diversi fattori. Non ultimo quello dell’eventuale presenza di diverse fasce orarie della propria utenza energetica, per cui molto dipende anche da quando il climatizzatore viene azionato. Il consumo di un condizionatore dipende quindi:
- dalla classe energetica;
- da quanto tempo rimane acceso;
- dall’efficienza del condizionatore stesso.
Più i condizionatori d’aria sono di ultima generazione più è alta la loro classe energetica (A, A+, A++, A+++). Questo significa che a parità di utilizzo e condizioni un condizionatore di classe energetica superiore ha consumi ridotti anche fino al 30%.
Mantenere acceso tutto il giorno il condizionatore ha, inevitabilmente, dei costi maggiori. In questo caso il consiglio, per ridurre i consumi e i costi, è quello di accendere il condizionatore solamente nelle ore più calde e il tempo necessario a raggiungere la temperatura desiderata, avendo cura di evitare tutti gli sprechi tipici che inficiano l’utilizzo di questo elettrodomestico (scarso isolamento termico, ambiente esposto al sole, eccetera).
Ma tra i responsabili dei consumi dei climatizzatori c’è anche la sporcizia che si accumula all’interno del condizionatore. Questa, infatti, è una delle principali cause della mancata efficienza di questo dispositivo, con importanti conseguenze sui costi di gestione dell’intero impianto.
La pulizia
Spesso ci si accorge che c’è qualcosa che non va quando sentiamo uscire aria calda dal condizionatore. In quel caso allora interveniamo e, una volta localizzato il problema, si procede anche alla sanificazione e igienizzazione dell’impianto. All’interno di ogni condizionatore si accumulano polvere, batteri, virus e sporcizia varia, che a lungo andare, se non eliminati per tempo, impediscono al condizionatore di lavorare correttamente.
Possiamo individuare 3 cause che aumentano i consumi in un condizionatore sporco:
- il flusso dell’aria è ostruito;
- i filtri sporchi;
- maggior lavoro del motore e dei componenti interni.
A queste cause seguono numerose conseguenze. Limitandoci ad analizzare quelle relative ai consumi possiamo individuare:
- usura maggiore dei componenti;
- il condizionatore deve lavorare di più per raggiungere e mantenere la temperatura impostata;
- maggior consumo di gas refrigerante.
Com’è facile intuire se ci sono elementi che ostruiscono il flusso dell’aria, il condizionatore dovrà “faticare” di più per raggiungere la temperatura richiesta. L’ostruzione del flusso dell’aria può avvenire per diverse cause, non ultima quella di un filtro particolarmente sporco e ormai incapace di svolgere il suo lavoro.
Oltre alle conseguenze sui consumi maggiori, il climatizzatore subisce un’usura maggiore, con un rischio più elevato che possano danneggiarsi e che sia necessario ricorrere a interventi di manutenzione straordinaria.
Un investimento sicuro per risparmiare
Programmare la pulizia di tutti i condizionatori e i climatizzatori presenti in casa, per quanto possa risultare come una delle tante spese che gravano sulle proprie finanze, significa risparmiare sia nel breve che nel lungo periodo. Un investimento sicuro, sia dal punto di vista della qualità dell’aria che si respira che dalle spese da sostenere per utilizzare in maniera sempre efficiente l’impianto di condizionamento dell’aria.