Spesso per raggiungere un obiettivo non esiste una sola strada, ma diversi percorsi. È il caso della riqualificazione degli edifici e il miglioramento delle loro prestazioni energetiche. Questo è l’obiettivo e per arrivarci non esistono solo gli Ecobonus, ma anche il sistema del cosiddetto Conto Termico 2.0. Un’opportunità da conoscere per valutarne i benefici.
Cosa troverai in questo articolo:
Di cosa si tratta
L’obiettivo del Conto Termico 2.0 è quello di incrementare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per gli impianti di piccole dimensioni. Ovvero prevalentemente quelli domestici (ma anche per la Pubblica Amministrazione e le società cooperative).
Come funziona
Il Conto Termico 2.0 è un incentivo di massimo 5000€ (riconosciuto indicativamente entro due mesi) la cui domanda va presentata entro sessanta giorni dalla fine dei lavori. La procedura è stata semplificata per gli apparecchi più piccoli (sistemi solari non superiori ai 50 metri quadri e i generatori fino a 35kW) che sono presenti nell’apposito catalogo aggiornato periodicamente dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). In alcuni casi è anche possibile prenotare l’incentivo prima dello svolgimento dei lavori ottenendo un acconto su quanto si andrà poi a spendere.
I lavori incentivabili
Grazie al Conto Termico 2.0 è possibile ottenere l’incentivo per i seguenti lavori:
- Pompe di calore;
- Caldaie e stufe a biomasse;
- Solare termico;
- Scalda acqua a pompa di calore;
- Impianti ibridi a pompe di calore.
Persone fisiche, ma anche condomini e titolari di reddito di impresa, possono quindi presentare domanda per ottenere l’incentivo per l’installazione ex novo di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria o per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale già esistenti con impianti dotati di pompe di calore.
Rientrano nelle spese incentivabili tramite il Conto Termico 2.0 anche la mano d’opera per il montaggio e lo smontaggio degli impianti, così come le opere murarie e idrauliche che si rendono necessarie, i sistemi di contabilizzazione individuale e le spese professionali connesse all’intervento da realizzare.
Perché scegliere il Conto Termico 2.0
È importante valutare attentamente la scelta dell’agevolazione più conveniente. Una valutazione di questo tipo non può essere fatta a priori, ma va contestualizzata sul lavoro che si vuole eseguire e sull’importo che si dovrebbe spendere. Rispetto al passato gli Ecobonus offrono, specialmente con l’opzione dello sconto in fattura, una serie di vantaggi in passato impensabili, ma il Conto Termico 2.0 rimane un’opzione rapida ed economicamente valida da prendere in considerazione.
Con il Conto Termico 2.0, infatti, si riesce a intervenire su quegli impianti domestici responsabili dei maggiori consumi con conseguente aumento degli importi delle bollette. Sostituirli con modelli più efficienti di ultima generazione consente di migliorare la produzione e la gestione dell’energia, assicurando un’efficienza migliore e più conveniente sia dal punto di vista economico che ambientale. Non dimentichiamo, infatti, che impianti di riscaldamento moderni consumano meno e immettono minor quantità di sostanze inquinanti nell’ambiente.
Di certo c’è che l’obiettivo del miglioramento delle prestazioni energetiche di un edificio deve essere sempre più una priorità. E il Conto Termico 2.0 consente di perseguire questo scopo con un importante ritorno economico, ammortizzando l’investimento e assicurando alla propria casa (e alla propria vita) un benessere altrimenti impossibile da raggiungere.