Stai ragionando se sostituire la caldaia ma non sei ancora del tutto convinto? Parliamo sempre di una decisione importante, con un investimento economico impegnativo (per quanto più che dimezzato dalle attuali formule delle agevolazioni fiscali) e che inciderà direttamente sull’efficienza energetica della casa, il confort abitativo e la riduzione dei consumi. Una decisione, quindi, da prendere valutando diversi elementi. A tal proposito, ti sei mai domandato cosa valutare prima di cambiare la caldaia? Non parliamo di una camicia o di un paio di pantaloni per cui devi solo provare la taglia e scegliere il modello, ma di un impianto complesso che richiede una serie di valutazioni preliminari da cui non si può trascendere. Ed è quindi importante conoscerle per poter avere un quadro generale completo della situazione.
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Le 5 W per capire come sostituire al meglio la caldaia
In ambito giornalistico esiste la cosiddetta “Regola delle 5 W”, ovvero le domande (in inglese) a cui bisogna rispondere per elaborare un contenuto esaustivo e davvero utile per il lettore. Le domande a cui rispondere, traducendo, sono: Chi?, Cosa?, Quando?, Dove? Perché? Parafrasandole potremmo utilizzarle anche per capire tutto quello che dobbiamo sapere prima di sostituire la caldaia di casa. Quindi, facendo una sorta di scaletta, dobbiamo rispondere a queste cinque domande:
- Chi deve cambiare la caldaia?
- Cosa cambiare?
- Quando cambiarla?
- Dove cambiarla?
- Perché farlo?
Alcune domande così formulate possano apparire strampalate e fuori luogo, in realtà ci forniscono l’occasione per affrontare in maniera davvero esaustiva questo complesso argomento e metterti nelle condizioni di decidere. Iniziamo.
Chi deve cambiare la caldaia?
Nonostante da diversi anni si insista con maggior vigore sulla necessità di ammodernare gli impianti di condizionamento domestico – tanto che il sistema degli Ecobonus è stato introdotto nel 2007 anche per questo motivo – è ancora elevato (elevatissimo) il numero di impianti obsoleti, inefficienti, pericolosi e non più a norma. Chi ha nella propria abitazione (prima o seconda casa) un impianto in classe energetica bassa e con più di dieci anni sulle spalle è chiamato in causa per valutare seriamente di cambiare il prima possibile l’impianto di riscaldamento.
Cosa cambiare?
Sì, bisogna cambiare la caldaia, è vero, ma è doveroso considerare almeno due elementi “accessori”. Il primo riguardante il tipo di caldaia il secondo relativo all’edificio nel quale andrà a operare. In commercio esistono diversi modelli di caldaia, ognuno con potenza, efficienza e tecnologie differenti. Quale scegliere? Per fare una scelta corretta è doveroso capire le condizioni dell’immobile nel quale andrà installata. Dimensioni e tipologia di impianto (termosifoni, a pavimento, eccetera) sono le principali, ma non è da ignorare l’aspetto relativo all’isolamento termico. Va bene sostituire la caldaia, ma in che condizioni si trovano gli infissi? Qual è il livello di isolamento delle pareti? Vale la pena acquistare una bottiglia di vino di grande valore per poi utilizzare dei bicchieri rotti dal quale fuoriesce più liquido di quanto ne riusciremmo a bere? Ecco, per la caldaia e l’isolamento termico della casa vale lo stesso e considerare il “contorno” non è secondario nella valutazione di cosa cambiare. Inoltre le opportunità fiscali di questo periodo consentirebbero di sistemare anche questi aspetti e mettere la caldaia nuova nelle condizioni di lavorare al meglio.
Quando sostituire la caldaia
In parte abbiamo già risposto a questa domanda segnalando come impianti più vecchi di dieci anni richiedono un intervento di questo tipo. Inoltre se la caldaia è più nuova ma richiede interventi di manutenzione costanti che aumentano i costi di gestione, forse è il caso di valutare una sostituzione. C’è poi da considerare come questo periodo sia il migliore per sostituire la caldaia in maniera vantaggiosa.
Dove cambiarla?
Questa è una domanda la cui risposta è più importante di quanto si possa pensare. No, il miglior centro al quale rivolgersi non è quello che fa il prezzo più basso, ma quello che fa il prezzo migliore. Ovvero quella realtà che si occupa non solo di cambiare l’impianto, ma anche di consigliare qual è il migliore per la propria casa e che offra un’estensione della garanzia e un’assistenza clienti qualificata. Questi sono gli elementi che fanno davvero la differenza, più del risparmio di qualche euro sulla fattura finale.
Perché cambiare?
Una domanda che può apparire banale, specie considerando che se la potrebbero porre la maggior parte delle persone, ovvero quelle che non hanno problemi con il proprio impianto di riscaldamento. Molti, infatti, potrebbero dire “perché devo cambiare qualcosa che funziona e che non mi dà problemi?”, Domanda più che legittima, che non va ignorata. La risposta è molto più semplice di quanto si pensi: non si cambia solamente ciò che è guasto, ma anche ciò che non funziona più come dovrebbe o, meglio, come potrebbe. Le caldaie tradizionali, infatti, non sono minimamente paragonabili ai modelli di ultima generazione. Se le vecchie caldaie permettono sì di riscaldare casa (quindi funzionano) lo fanno a costi, condizioni, sprechi e rischi insopportabili. Costi, condizioni, sprechi e rischi che spiegano perché è un bene cambiare la caldaia e perché è doveroso farlo ora. Anche alla luce di quanto detto nei precedenti quattro punti, sostituire oggi la caldaia conviene ed è un’opportunità irripetibile per come si sta presentando. Anche questo è un elemento da considerare per prendere la decisione di sostituire la caldaia della tua abitazione.