Non parole, ma fatti, certificazioni, attestati e conferme che consentano all’utente di avere la garanzia che il lavoro da lui richiesto (e pagato) sia svolto da professionisti e nel rispetto della normativa vigente. Quando bisogna affidare i lavori di installazione, sostituzione o manutenzione delle caldaie e dei sistemi di riscaldamento e condizionamento in generale, bisogna affidarsi ad aziende certificate. Il motivo? Ci sono (almeno) tre valide ragioni per farlo.
Cosa troverai in questo articolo:
3 tratti distintivi delle aziende certificate
Le aziende che, come vedremo, hanno seguito tutto l’iter per ottenere le certificazioni a operare sugli impianti di riscaldamento e condizionamento, sono realtà professionali nel verso senso della parola. Questo significa per l’utente finale tre vantaggi:
- affidabilità e sicurezza;
- risparmio;
- rispetto delle normative.
Affidabilità e sicurezza
Chi ha seguito corsi su corsi e che è costantemente tenuto (pena la decadenza dell’abilitazione a intervenire su questi impianti) a svolgere seminari di aggiornamento, acquisisce una competenza completa sulla materia di cui si sta occupando. Quindi anche quelle che sono le novità del settore e le criticità maggiori che si possono verificare su quell’impianto. Questa conoscenza della materia si traduce in affidabilità e sicurezza; elementi che un’azienda non certificata non può garantire. Perché sarebbe come pensare che un tecnico del telefono degli anni Cinquanta possa, con quelle conoscenze, mettere mano su uno smartphone.
Risparmio
Il motivo per cui molti si rivolgono ad aziende non certificate è perché pagano meno. Questa è almeno la convinzione diffusa, considerando che il risparmio è solo apparente. Si paga meno subito, ma l’affidabilità e la sicurezza del lavoro, come abbiamo visto prima, non è adeguata. Questo significa che per quel tipo di lavori bisognerà nuovamente metterci mano e quindi sostenere ulteriori spese. Senza dimenticare come un lavoro eseguito male sugli impianti di riscaldamento e di condizionamento significa un enorme disagio per quel che riguarda il comfort abitativo. Dov’è, allora, il risparmio?
Rispetto delle normative
Il terzo vantaggio sintetizza i precedenti e introduce un ulteriore elemento: la tutela legale. Le aziende certificate possono svolgere i lavori di installazione e manutenzione; le altre no. Affidarsi ad aziende non certificate, oltre che a commettere un illecito, fa decadere la garanzia e impedisce di accedere alle agevolazioni fiscali possibili per questo tipo di lavori.
Quali sono le caratteristiche delle aziende certificate
Ma come si riconoscono le aziende certificate? Quali sono gli elementi che le rendono tali? Possiamo individuare tre caratteristiche distintive che rendono un’azienda certificata, ovvero:
- Le lettere della Camera di Commercio
- Il Patentino personale
- Il Patentino FER
Vediamo nel dettaglio cosa sono e a cosa servono.
Le lettere della Camera di Commercio
Ogni azienda che voglia operare nel settore degli impianti di condizionamento e riscaldamento deve inoltrare la domanda di riconoscimento dei requisiti alla Camera di Commercio competente. La procedura serve a individuare la presenza dei requisiti nel Titolare dell’azienda o in un Responsabile Tecnico. I requisiti tecnico-professionali richiesti sono una laurea in una maniera tecnica o un diploma con qualifica di specializzazione nel settore per il quale si richiede la certificazione. I diplomi di laurea quinquennale in Architettura, Fisica o Ingegneria abilitano allo svolgimento su qualsiasi tipologia di impianto (indicati con le lettere a, b, c, d, e, f, g). Gli altri diplomi di qualifica hanno invece una validità limitata a singole lettere.
Per il settore degli impianti di riscaldamento e condizionamento sono fondamentali le lettere c ed e che fanno riferimento a “impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione e aerazione dei locali” (lettera c) e a “impianti per la distribuzione e l’utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali” (lettera e).
Inoltre, per quel che riguarda gli interventi sulle caldaie, è in vigore la normativa UNI 11554 (non obbligatoria) che scinde i ruoli in: Responsabile tecnico, Installatore e Manutentore.
Certificazione Gas
Per operare sugli impianti che utilizzano i fluidi refrigeranti (condizionatori, pompe di calore, eccetera) il DPR 146/2018 stabilisce le procedure per l’ottenimento delle certificazioni delle persone fisiche e delle imprese. Per le persone fisiche vi è l’obbligo di iscrizione al Registro Telematico Nazionale e ottenere un certificato che attesti, dopo il superamento di un esame teorico e pratico, di avere le competenze necessarie per eseguire questi lavori. Si tratta di un iter di qualità personale e aziendale che fornisce valore al lavoro svolto.
Patentino FER
Infine c’è il cosiddetto Patentino FER. In attuazione della direttiva dell’Unione Europea 2009/28/CE, il governo ha emanato il Decreto Legislativo 28/11, il quale interviene sulla regolarizzazione degli “Installatori e manutentori di caldaie, camini e stufe a biomasse, sistemi solari in edifici, sistemi geotermici e pompe di calore”. Questa normativa F-GAS, nella pratica, impone che, a partire dall’agosto del 2013, chiunque svolga attività su impianti FER (Fonti di Energie Rinnovabili) debba essere in possesso di una specifica qualificazione, ottenuta tramite apposito corso di formazione.