Dovremo dire addio alle caldaie a gas. Così ha deciso l’Unione Europea prevedendo la fine degli incentivi per la loro vendita a partire dal prossimo 1 gennaio 2025 e la fine di ogni tipo di commercializzazione dal 2029. L’utilizzo di combustibili fossili viene quindi perseguito dall’UE che, per abbattere le emissioni di CO2, ha deciso di abbandonare una tecnologia efficiente, come quella delle caldaie a condensazione, e utile sia per il riscaldamento che per la produzione di acqua calda a uso sanitario. Bisogna quindi orientarsi altrove verso alternative altrettanto efficienti ma che non utilizzano combustibili fossili.
Ma quali sono queste alternative?
Cosa troverai in questo articolo:
Le 5 migliori alternative alle caldaie a condensazione
Tra le soluzioni per riscaldare una casa previste dalla normativa europea e tra quelle più efficienti troviamo:
- Pompe di calore
- Caldaia a biomasse
- Caldaia ionica
- Pannelli radianti
- Riscaldamento a pavimento
#1 Pompe di calore
Tra le soluzioni più efficienti, versatili e convenienti, anche in una prospettiva di risparmio energetico, troviamo le pompe di calore. Ne esistono diverse tipologie (aria-aria, aria-acqua, acqua-acqua, terra-acqua) e si basano sulla capacità di trasferire aria calda tramite l’energia elettrica. L’aspetto interessante delle pompe di calore è anche quello di essere facilmente integrabili nelle abitazioni e prevedere l’utilizzo combinato con i pannelli fotovoltaici, utilizzando esclusivamente fonti rinnovabili.
#2 Caldaia a biomasse
Le caldaie a biomasse utilizzano la combustione di materiale organico (legna, pellet, gusci di frutta secca, eccetera) per produrre il calore per riscaldare gli ambienti domestici e produrre acqua calda a uso sanitario. Questo tipo di impianto ha il vantaggio di non utilizzare combustibili fossili e di sfruttare fonti sostenibili che non determinano l’emissione di gas serra nell’atmosfera. Senza sottovalutare l’impatto energetico che può essere (a seconda del materiale organico utilizzato) tra il 30% e il 60%.
#3 Caldaia ionica
Un’alternativa recente è quella della cosiddetta caldaia ionica. Questa tecnologia sfrutta il principio della “dissociazione ionica” per cui l’acqua viene riscaldata tramite elettrolisi (una reazione chimica in cui la corrente elettrica, passando in una determinata sostanza, provoca la decomposizione dei suoi componenti di base) e non dal calore prodotto dai fumi di scarico. È una soluzione che non richiede la presenza di un’unità esterna né di una canna fumaria, ma ha mediamente consumi energetici elevati e maggiori rispetto ad altre tecnologie (come la pompa di calore).
#4 Pannelli radianti
Per il riscaldamento come alternativa alle caldaie a condensazione ci sono anche i pannelli radianti. Possono essere elettrici o a infrarossi e sono dispositivi in acciaio o alluminio che, installandoli a parete o a soffitto, irradiano il calore in maniera uniforme e senza emissioni inquinanti. Sono semplici da installare, ingombrano poco spazio, risultano silenziosi, richiedono poca manutenzione e si rivelano estremamente vantaggiosi sia dal punto di vista economico (consentono un risparmio del 30-40%) che da quello della salubrità degli ambienti (in quanto non smuovono l’aria).
#5 Riscaldamento a pavimento
Infine è doveroso fare riferimento agli impianti di riscaldamento a pavimento. Si tratta di un impianto la cui realizzazione richiede interventi generalmente più invasivi (l’impianto viene posto sotto il pavimento) ma dai grandissimi vantaggi. I tubi lungo i quali scorre il liquido termoconduttore, infatti, scorrono a serpentina sotto tutto il pavimento trasferendovi il calore che viene poi diffuso nell’ambiente in maniera uniforme. Si tratta di una soluzione straordinaria dal punto di vista estetico (non ci sono terminali visibili e ingombranti) e dalla grande efficienza anche perché può essere utilizzata non solo per riscaldare, ma anche per raffrescare gli ambienti.
La scelta tra un impianto di riscaldamento e l’altro dipende da molti fattori (grandezza dell’abitazione, numero di abitanti, presenza di un impianto fotovoltaico, eccetera) ed è importante iniziare a valutare queste soluzioni in vista dell’ormai imminente (e definitivo) addio alle caldaie a condensazione.