Hai mai pensato che il tuo climatizzatore sia da cambiare?
Forse no perché nonostante tutto continua a funzionare e questo ti basta. In realtà dobbiamo metterci d’accordo su cosa significhi che un climatizzatore funzioni. È sufficiente, infatti, che eroghi aria fresca? Beh, è un po’ riduttivo. Il climatizzatore, infatti, non serve solo a regolare la temperatura, ma anche a mantenere il corretto livello di umidità e a purificare l’aria che si respira in casa (a tal proposito ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento sull’Indoor Air Quality).
Inoltre il climatizzatore può funzionare (mandare aria fresca) ma provocare umidità sui muri; “funzionare” e consumare tanta energia (quindi farti spendere di più di quanto potresti) oppure non essere pienamente efficiente. Riassumiamola così; se il tuo climatizzatore
- fa rumore;
- va incontro a guasti frequenti;
- perde acqua;
- non tiene la temperatura;
- consuma troppo;
- non è più efficiente.
Questi sono segnali inequivocabili che è giunto il momento di sostituirlo.
Come scegliere il nuovo climatizzatore: 4 consigli + 1
Arrivati a questo punto dobbiamo domandarci: ok, cambiamo il climatizzatore, ma con quale? Per rispondere a questa domanda bisogna valutare sostanzialmente questi fattori:
- tipo di climatizzatore;
- la potenza;
- classe energetica;
- marca.
Quando immagini il tuo nuovo climatizzatore non pensare solamente allo split (il terminale dal quale esce l’aria). Esistono infatti diverse tipologie di climatizzatori ciascuna delle quali, a seconda dell’appartamento e delle esigenze di chi lo abita, si rivela più o meno adatta.
Quindi bisogna valutare la potenza, i famosi BTU (British Thermal Unit per hour), l’unità di misura della capacità del climatizzatore di raffreddare una stanza in un’ora di funzionamento. Non necessariamente il modello con più BTU è meglio di uno con meno BTU; tutto dipende dalla grandezza della stanza e, quindi, dalla posizione del climatizzatore. Mediamente, tanto per fare un esempio, per un appartamento di 60 mq è indicato un climatizzatore di 18000BTU.
Passando alla classe energetica sì, qui più alto è il valore maggiore è la convenienza. Questo perché un modello in classe energetica A (o superiore) ha consumi ridotti (quindi spendi meno in bolletta per lo stesso tempo di utilizzo) ed è più nuovo, quindi, tecnologicamente avanzato.
Infine l’attenzione alla marca. È un elemento spesso trascurato ma che permette di perseguire due obiettivi. Il primo l’avere modelli di design che siano capaci di arredare una stanza e non risultare fuori luogo, il secondo è legato all’assistenza e alla disponibilità dei pezzi di ricambio. Un elemento non proprio marginale a ben pensarci soprattutto per un impianto che deve durare a lungo.
Oltre questi quattro aspetti “tecnici” da valutare ce n’è uno che per diversi motivi li racchiude tutti; eccolo:
- l’installatore.
Installare un climatizzatore non è solo fissarlo al muro e avviarlo. Rivolgersi a un professionista di fiducia è la scelta migliore sia per la valutazione del modello più adatto alle proprie esigenze sia per la certezza di avere un riferimento costante nel tempo al quale rivolgersi per la manutenzione (sì, anche per il climatizzatore va prevista la relativa manutenzione ordinaria) e per qualsiasi necessità.
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