La storia del Superbonus del 110% che ha accompagnato il Decreto Rilancio e i mesi successivi con la definizione degli aspetti tecnici tramite i decreti attuativi, ha generato molta confusione. Questo per l’accumulo di informazioni, indiscrezioni, voci di corridoio, interrogativi e notizie che non sempre sono state poi confermate nei fatti.
Uno degli elementi di maggiore interesse per quel che riguarda l’Ecobonus del 110% è quello relativo alla possibilità di sostituire i condizionatori dell’aria. È possibile farlo? Sì, ma solo a determinate condizioni? Qual è il vantaggio di questo intervento? Quali documenti presentare? Iniziamo una nuova rubrica Ecobonus 110% FAQ, rispondendo alle principali domande (Frequently Asked Questions, appunto) su un aspetto specifico di questo particolare incentivo fiscale.
Siamo in piena estate e con il caldo che bussa alle porte di casa ed è quindi utile iniziare proprio dalle possibilità che l’Ecobonus del 110% offre per la sostituzione dei condizionatori.
Cosa troverai in questo articolo:
Come detrarre l’acquisto di un condizionatore?
Per l’acquisto dei condizionatori è possibile accedere a diverse agevolazioni fiscali:
- Detrazione del 110% sul prezzo d’acquisto del condizionatore se questo lavoro viene eseguito congiuntamente ad altri interventi compresi nell’ecobonus del 110%;
- Detrazione del 65% sulle imposte per l’acquisto di un condizionatore a pompa di calore per un tetto massimo di spesa di 46154€;
- Detrazione del 50% sulle imposte per l’acquisto di un condizionatore durante interventi di ristrutturazione ordinaria per un tetto massimo di spesa di 96000€ o detrazione del 50% sulle imposte, anche senza altri interventi di ristrutturazione, purché il nuovo climatizzatore abbia una classe energetica minima di A+.
Come si fa la detrazione fiscale?
Per ottenere qualsiasi detrazione fiscale sull’acquisto dei condizionatori dell’aria è obbligatorio eseguire l’intervento entro la data prevista (per l’Ecobonus del 110% è il 31 dicembre 2021), pagare con sistema id pagamento tracciabile inserendo tutti i dati dell’acquirente e di chi esegue i lavori, inviare i documenti all’ENEA tramite l’apposito portale e, infine, indicare l’importo detraibile nella dichiarazione dei redditi (Modello Unico o 730).
Quanto si scarica dei lavori di ristrutturazione?
Per il calcolo di quanto è possibile scaricare (detrarre) dalle tasse usufruendo dell’Ecobonus è necessario sottolineare due condizioni:
- la detrazione riguarda tutte le spese sostenute, non solo quelle per l’acquisto dell’elettrodomestico;
- la percentuale dell’ecobonus (50%, 65%, eccetera).
Da queste due condizioni si può procedere al calcolo. Se, per esempio, si sostituiscono i condizionatori di casa per un importo di 8000€ (che comprende sia il prezzo dei singoli climatizzatori che il costo dell’installazione e del collaudo) e si ha diritto all’ecobonus del 65%, si avrà diritto a una detrazione di 5200€ da inserire in dichiarazione dei redditi per un importo di 520€ annui per i successivi dieci anni. Questo perché l’importo totale (gli 8000€) va diviso nei dieci anni (quindi 800€) che va poi moltiplicato per il valore dell’ecobonus (in questo caso 65) e si ottiene il valore di quanto si scarica dei lavori di ristrutturazione.
Quando è obbligatoria la comunicazione Enea?
A partire dal 2018 la comunicazione Enea è obbligatoria per tutti gli interventi per i quali si vuole beneficiare dell’ecobonus, al fine di consentire di controllare e valutare lo svolgimento regolare dei lavori che hanno portato a un effettivo miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile.
Cosa significa detrazione fiscale per ristrutturazione?
La detrazione fiscale (da non confondere con la deducibilità di alcune spese) per le ristrutturazioni è una particolare agevolazione che si applica alle tasse (IRPEF) che ogni cittadino ogni anno deve pagare. La detrazione, quindi, è una riduzione delle tasse che si pagano in rapporto al proprio reddito, non uno sconto di quanto si deve pagare per la ristrutturazione in sé.
Chi può usufruire delle detrazioni per risparmio energetico?
Per rispondere a questa domanda è necessario verificare quali sono i requisiti previsti per ogni ecobonus, soprattutto per le unità edilizie per le quali si può applicare la detrazione fiscale.