Partiamo da un dato: i climatizzatori del futuro prevederanno, tra le altre cose, sistemi per il controllo della qualità dell’aria interna. Questi elettrodomestici, quindi, non saranno più solo quelli da accendere d’estate per raffrescare l’aria, ma diventeranno dispositivi indispensabili tutto l’anno sia per il condizionamento dell’aria che per il suo controllo. Questa attenzione è la cosiddetta indoor air quality (IAQ) su cui i principali produttori di climatizzatori stanno investendo da anni e sulla quale stanno orientando le scelte strategiche del futuro. Perché tutto questo?
Il problema dell’inquinamento
Per capire le ragioni di questa scelta e per fare un ulteriore passo avanti nell’approfondimento dell’argomento dobbiamo aggiungere un alto dato: l’aria che respiriamo in casa non è sana. Spesso non ce ne accorgiamo perché l’inquinamento è minimo o inodore, ma questo il più delle volte nasconde il problema, non è segnale che non ci sia. Questo perché inevitabilmente l’aria, se non trattata adeguatamente, si riempie di polvere e microrganismi che possono, nel breve ma anche nel lungo periodo, portare a riscontrare problemi di salute. Allergie, malattie infettive e fastidi alle vie respiratorie sono solo i principali, che possono evolvere facilmente in condizioni peggiori. Un problema questo molto serio sul quale si sta concentrando l’attenzione mondiale. Per questo motivo, tanto per fare un esempio, in commercio si vedono sempre più depuratori dell’aria e dispositivi destinati a questo scopo. I produttori di climatizzatori, quindi, hanno compreso come questo sia un settore in forte crescita sul quale poter investire fornendo soluzioni valide e sempre più efficienti.
Le cause e le fonti dell’inquinamento interno
Quando parliamo di indoor air quality dobbiamo ovviamente fare riferimento all’inquinamento interno e alle cause che lo determinano. Possiamo riassumerle in due principali categorie: quelli esterni e quelli interni. Tra le cause “esterne” l’EPA (l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti) individua anche gli elementi d’arredo, i materiali da costruzioni e i rivestimenti realizzati con sostanze che deteriorandosi rilasciano sostanze nocive. Tra le cause interne, invece, si possono annoverare tutte quelle legate anche alle cattive abitudini di chi abita quell’edificio: fumo, impianti di riscaldamento datati, prodotti per la pulizia e l’igiene non ecologici, attività di cucina e tutte quelle abitudini (come lo scarso ricircolo dell’aria) che possono causare l’umidità, la muffa e tutti gli altri fenomeni responsabili dell’inquinamento interno.
Il ruolo della ventilazione
Se a tutto questo aggiungiamo come il ricambio d’aria sia spesso assente nelle abitazioni, è facile intuire come si arrivi alla formazione dell’inquinamento. In realtà non basta solamente cambiare aria facendo entrare dall’esterno quella pulita e facendo uscire quella viziata; anche l’aria esterna, specialmente nelle grandi città e nei centri urbani, è fortemente inquinata. Cosa fare quindi? Occuparsi e preoccuparsi dell’indoor air quality!
Il futuro passa dalla gestione della qualità dell’aria
Quando si parla di indoor air quality non bisogna commettere l’errore di pensare che sia sufficiente installare un dispositivo che risolva tutti i problemi. Né, viceversa, che se ne possa fare a meno. L’indoor air quality è innanzitutto una forma di consapevolezza di un problema al quale rispondere. Sia con l’introduzione di comportamenti virtuosi che con l’installazione di sistemi adeguati al trattamento dell’aria. Quelli di ultima generazione prevedono sistemi e tecnologie in grado di filtrare l’aria, liberarla delle sostanze inquinanti e reimmetterla nell’ambiente domestico. Questo processo può avvenire tramite diversi processi e i sistemi di condizionamento del futuro (in realtà anche alcuni già disponibili in commercio) saranno in grado di assicurare anche questo tipo di vantaggio e confort.
L’attenzione verso l’inquinamento domestico è fondamentale per diversi aspetti. È innanzitutto una forma di rispetto verso l’ambiente, ma anche di cura per le persone. Ridurre l’inquinamento significa abbattere i costi legati alla sanità e a tutto quello che significa avere persone e cittadini affetti da malattie che possono essere evitate. La cura dell’ambiente non è all’opposto della cura della salute delle persone; queste sono due facce della stessa moneta, quella da utilizzare per pagare il conto di un mondo oggi saturo di sostanze inquinanti e che ha raggiunto una china oltre la quale non può più andare. Forse non si può tornare indietro, ma con la tecnologia al servizio dell’indoor air quality si può guardare al futuro con serenità e fiducia.