Quando pensiamo e parliamo di inquinamento c’è la tendenza diffusa di considerarlo come un problema lontano, distante da noi, sia geograficamente che cronologicamente. Ciò che facciamo (a livello di inquinamento ambientale) o sarà un problema delle generazioni che verranno o riguarda Paesi e zone del mondo lontane, tanto che la nostra quotidianità risulta piuttosto invariata. Eppure c’è un tipo di inquinamento, detto domestico, di cui altrettanto spesso ci disinteressiamo, ma che riguarda l’immediatezza temporale e spaziale. Infatti riguarda ciò che tutti i giorni respiriamo noi e i nostri cari quando siamo in casa. Vediamo di comprendere di cosa si tratta, quali sono le cause, come misurarlo e, soprattutto, come ridurlo.
Che cos’è l’inquinamento domestico
Per inquinamento domestico è da intendersi quel fenomeno per cui all’interno della casa si formano e rimangono presenti dei microrganismi e dei batteri. Essi, come vedremo, possono essere causati da agenti organici e inorganici conseguenti ad una pessima manutenzione della casa o delle quotidiane attività di chi abita la casa.
I dati
A conferma che non si tratta di un fenomeno ipotetico o millantato per creare allarmismi, c’è quanto riportato da una ricerca condotta qualche anno fa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (e poi confermate dall’Istituto Superiore di Sanità). In questo documento, tra le altre cose, è indicato come l’aria che respiriamo nei luoghi chiusi sia causa di numerose patologie, tra cui ictus, ischemie cardiache, malattie polmonari, infezioni respiratorie e, in misura minore ma comunque significativa, cancro ai polmoni.
Le cause
Stabilire le cause dell’inquinamento domestico significa analizzare le abitudini quotidiane degli italiani ma anche alcune carenze dal punto di vista della manutenzione della casa e degli impianti che la compongono. Solo una parte marginale delle persone esegue un cambio d’aria durante la giornata e parallelamente va aumentando il tempo che trascorriamo all’interno di luoghi chiusi. Se non è la casa è l’ufficio e se non è l’ufficio è l’automobile o qualche negozio, ma il tempo che trascorriamo all’aria aperta è sempre ridotto al minimo.
Possiamo annoverare tra le cause dell’inquinamento domestico anche l’abitudine di fumare in casa, di utilizzare abbondanti prodotti spray (insetticidi, cosmetici, detersivi) ma anche prodotti quali colle, sigillanti e vernici che emettono sostanze inquinanti nell’aria che respiriamo. Se a questo, come detto, aggiungiamo che non si cambia l’aria, il risultato è pericolosissimo.
C’è poi da considerare che inquiniamo l’aria anche quando accendiamo i riscaldamenti o quando cuciniamo e se è vero che queste sono attività irrinunciabili è altrettanto vero che a seguito di queste andrebbe mantenuta una determinata cura della casa. L’assenza di impianti e infissi adeguati favorisce inoltre la formazione dell’umidità e della muffa, con l’aumento esponenziale di batteri e microrganismi responsabili dell’inquinamento domestico.
Come misurare l’inquinamento in casa
In commercio esistono diversi dispositivi in grado di misurare l’inquinamento in casa che forniscono indicazioni precise sul livello dell’aria all’interno di un luogo chiuso. Grazie a questi dispositivi tecnologici si ha l’opportunità di misurare i diversi parametri che danneggiano l’aria della casa.
Come ridurlo
Arrivati a questo punto è lecito domandarsi: come ridurre l’inquinamento domestico? Un po’ in base a quanto detto fino a questo momento sulle cause di tale inquinamento si possono individuare soluzioni efficaci, partendo innanzitutto da una corretta areazione degli ambienti e passando anche per l’utilizzo di prodotti non nocivi per l’aria.
Un altro intervento utile e risolutivo è quello che prevede l’installazione e l’utilizzo sia di un impianto di ventilazione che di deumidificatore, in modo da mantenere l’aria pulita e sana. Si consiglia anche di pulire regolarmente la tappezzeria (tende, cuscini, tappeti, copridivani, eccetera). Infine, dove possibile, di utilizzare piante che riducono la presenza di sostanze nocive (aloe vera, edere, azalee, eccetera).
La casa non sempre è un posto sicuro nel quale rifugiarsi, specie se di essa non ci prendiamo cura. La cura della casa è la cura per chi la abita; un investimento di vitale importanza per la salute di tutti. Nessuno escluso.