Abbiamo più volte posto l’attenzione sull’importanza della manutenzione del climatizzatore, considerando che parliamo di un impianto indispensabile in ogni abitazione. È bene affrontare un aspetto spesso considerato marginale, ma che in realtà, per tutta una serie di conseguenze e implicazioni, risulta essere decisivo: la manutenzione del climatizzatore è obbligatoria?
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Una questione di responsabilità
Troppo spesso ci si pone in maniera sbagliata nei confronti degli obblighi di legge, come se questi fossero un ostacolo da aggirare o un fastidio cui cercare di stare il più possibile lontani. Così se qualcosa non è obbligatoria sembra come se in realtà non sia importante. La realtà, invece, si muove in direzione opposta: più una cosa è importante e più questa, prima o poi, diventerà oggetto di una specifica norma legislativa. È accaduto in passato per tantissime altre situazioni e accadrà, inevitabilmente, anche per la manutenzione del climatizzatore. Questo per almeno due ragioni: la prima è che la strada è già stata segnata con una serie di provvedimenti (basti pensare a quanto iniziato con il libretto impianto unico); la seconda è che parliamo di una realtà verso la quale si sta maturando una sempre maggiore consapevolezza. E il passo verso il riconoscimento normativo sembra essere molto breve.
La situazione in Abruzzo
Quanto accaduto a partire dallo scorso anno ha inevitabilmente accelerato l’attenzione sulla sanificazione dei climatizzatori, un’operazione fondamentale all’interno della manutenzione dell’impianto di condizionamento. La Regione Abruzzo con l’Ordinanza 42 del 20 aprile 2020, poi autorevolmente chiarita con l’Ordinanza 52, stabilisce che per gli impianti di condizionamento il responsabile di detti impianti è tenuto “alla sanificazione delle griglie, bocchette e dei filtri dell’aria, mediante lavaggio, disinfezione/sterilizzazione o mediante sostituzione” e “all’effettuazione di valutazioni tecniche finalizzate a determinare la necessità di sanificare gli impianti aeraulici per la climatizzazione degli ambienti provvedendo, entro i successivi 15 giorni dall’esito delle suddette valutazioni qualora se ne rilevi la necessità, ad eseguire/far eseguire le opportune operazioni di sanificazione”.
Tali interventi vanno ripetuti “con cadenza periodica e, in particolare, in relazione alle varie tipologie di impianto, a provvedere, con cadenza almeno mensile, alla sanificazione di griglie, bocchette e filtri dell’aria, mediante lavaggio, disinfezione/sterilizzazione o mediante sostituzione”.
Interventi che devono essere eseguiti da “manutentori qualificati” che rilascino “un documento di sanificazione ove riportare il lavoro svolto, l’effettuata eventuale chiusura del ricircolo, le operazioni di sanificazione e le metodologie utilizzate”.
Come chiarito dall’Ordinanza 52 “per sanificazione s’intende esclusivamente l’attività di pulizia, lavaggio, disinfezione/sterilizzazione o sostituzione, da azionare, quali tipologie lavorative, in relazione allo stato di manutenzione e conservazione dell’impianto, su valutazioni del responsabile dello stesso, anche per tramite professionisti e/o imprese”.
Come la manutenzione del climatizzatore diventerà obbligatoria
È evidente come tutto questo sia, implicitamente, già un obbligo che pone la manutenzione del climatizzatore tra gli interventi strategici fondamentali cui ciascuno deve fare i conti. L’accensione dei climatizzatori, siano essi domestici o presenti in aziende, uffici e locali commerciali, è quindi solo l’ultimo step di un processo di controllo e analisi che regolarmente dovrà essere eseguito.
Uno degli aspetti più importanti sui quali è importantissimo fare chiarezza da subito è che la manutenzione del climatizzatore non è un’attività fai-da-te, ma che deve essere esclusivamente eseguita da tecnici autorizzati. Questa è una garanzia che il lavoro venga svolto regolarmente, anche perché solo i professionisti abilitati possono rilasciare l’apposita documentazione che attesta l’esito positivo del lavoro e tutto quello che è stato effettuato.
Un po’ come accade per le caldaie, pur con tutte le differenze del caso, anche per gli impianti di climatizzazione sarà indispensabile e riconosciuto obbligatorio per legge, eseguire regolari interventi di manutenzione. Rendere la manutenzione obbligatoria non è un arbitrio che cade dall’alto, ma un’esigenza che risponde a una realtà per cui i condizionatori sono dispositivi sempre più diffusi, che consumano energia (che è un bene pubblico) e che possono inquinare; motivo per cui la legge deve prevedere rigidi protocolli per mettere in sicurezza gli impianti e le conseguenze derivanti dal loro funzionamento.