Nella gestione della casa è importante avere un regolare controllo di tutti quelli che sono gli impianti e gli elettrodomestici che la compongono. Soprattutto per quel che riguarda la gestione del riscaldamento e del condizionamento, la legge prevede obblighi specifici, molto spesso trascurati o nemmeno conosciuti. Parliamo quindi del libretto impianto unico che ogni abitazione deve possedere.
Cosa troverai in questo articolo:
Un libretto per più impianti
A molti può apparire come l’ennesimo fastidio burocratico, in realtà poter disporre di un documento nel quale sono riportate tutte le informazioni energetiche degli impianti di riscaldamento e di condizionamento ha i suoi notevoli vantaggi. I benefici sono sia dal punto di vista tecnico (avere un impianto sempre aggiornato ed efficiente) che da quello economico (con l’abbattimento degli sprechi e una riduzione dei costi di manutenzione straordinaria). Negli anni provvedere alla manutenzione delle caldaie e degli impianti di riscaldamento è diventata in molti casi un’abitudine; bisogna ora estendere i confini di questa pratica, coinvolgendo anche gli altri impianti di condizionamento della casa.
Non solamente, quindi, gli impianti utilizzati d’inverno per il riscaldamento della casa, ma anche quelli che si attivano d’estate, per il condizionamento. A prescindere dal tipo di alimentazione di ogni singolo dispositivo, il libretto impianto unico deve contenere le informazioni su tutti i dispositivi presenti in casa.
Il libretto, come dice il termine stesso, è unico e comprende diverse schede, ognuna relativa ad ogni impianto. È una sorta di censimento della casa, un documento nel quale sono riportate tutte le informazioni importanti per uno degli aspetti più importanti di ogni abitazione: il condizionamento termico.
La compilazione del libretto impianto unico
La legge nazionale (Decreto 74/2013 del Presidente della Repubblica) non prevede delle limitazioni alla tipologia di impianti che devono essere registrati nel libretto. Tuttavia ogni singola Regione può deliberare in maniera differente, per cui è necessario verificare eventuali particolarità per compilare correttamente questo documento.
Per chi ha l’obbligo di procedere alla compilazione del libretto bisogna fare una distinzione tra gli impianti di nuova installazione e quelli già esistenti. Nello specifico:
- per gli impianti di nuova installazione la compilazione avviene da parte dell’installatore, che provvederà anche a inviare le pratiche al Catasto Termico Regionale (ove presente);
- per gli impianti già esistenti la compilazione viene eseguita da chi esegue la manutenzione contestualmente al primo intervento utile di manutenzione ordinaria.
Come per qualsiasi tipo di intervento di manutenzione è obbligatorio che sia eseguito da tecnici abilitati. A stabilire quali sono i requisiti per poter operare sugli impianti di riscaldamento, climatizzazione, condizionamento e refrigerazione è il D.M. 37/08 del Ministero dello Sviluppo Economico.
I dati presenti
Come abbiamo detto, per ogni abitazione esiste un libretto impianto unico nel quale sono riportati i dati per ogni impianto di riscaldamento e condizionamento. All’interno del libretto devono essere presenti:
- i dati del responsabile degli impianti;
- i dati dell’impianto;
- qualsiasi tipo di intervento eseguito;
- gli esiti di verifica dell’efficienza energetica (nei casi in cui tale controllo è obbligatorio per legge).
Il responsabile degli impianti può essere il proprietario, l’occupante dell’immobile o l’amministratore (nel caso dei condomini in cui gli impianti sono centralizzati). Per quel che riguarda i dati dell’impianto è necessario che di ognuno di essi siano riportate le caratteristiche tecniche, i dati relativi all’ubicazione, i componenti e, se presenti, i consumi di combustibile. Sul libretto impianto unico deve inoltre essere sempre registrato qualsiasi tipo di intervento (installazione, ristrutturazione, verifica o sostituzione) che avviene su ogni singolo impianto.
Infine un discorso a parte va fatto sulla verifica dell’efficienza energetica. La legge prevede che vengano eseguiti controlli periodici solamente per:
- gli impianti di climatizzazione (e a pompa di calore) con una potenza utile nominale superiore o uguale ai 12Kw;
- gli impianti di riscaldamento con una potenza utile nominale uguale o superiore ai 10Kw.
Le sanzioni
Nel caso in cui il responsabile degli impianti non provveda a dotarsi del libretto impianto unico o ad aggiornarlo secondo quanto previsto dalla legge, è passibile di sanzione amministrativa che può essere di un minimo di 500€ fino a un massimo di 3000€. Le sanzioni sono previste anche per i tecnici che non eseguono gli interventi di controllo e manutenzione, con una multa che va da un minimo di 1000€ a un massimo di 6000€.