5 miliardi di credito fermi nei cassetti fiscali; questo quanto evidenziato dalle analisi condotte del Centro Studi di CNA. Un problema enorme del quale spesso si ignorano o sottovalutano le implicazioni. Torniamo quindi a parlare del sistema della cessione del credito applicato agli Ecobonus. Questa volta lo facciamo non per sottolineare i vantaggi a esso legati, ma per fare (l’ennesimo) punto della situazione su una situazione altamente complessa, tanto per gli installatori quanto per i clienti.
Cosa troverai in questo articolo:
A che punto siamo
Tanto per rendere meglio l’entità del problema è utile considerare come a inizio giugno i crediti bloccati erano di poco superiori a 2.6 miliardi. Ora, incrociando i dati con quelli dell’Agenzia delle Entrate, emerge come questi crediti sono praticamente raddoppiati.
Cos’è successo? E cosa sta succedendo?
Molto semplicemente il blocco dei sistemi di conversione dei crediti acquisiti dalle aziende e le continue modifiche alla relativa normativa (con tutta la confusione del caso) hanno portato all’accumulo di crediti nei cassetti fiscali a cui le aziende non riescono ad accedere, con pesanti ripercussioni sia sulla stabilità delle imprese che su l’intera filiera.
In pratica le aziende in questi mesi hanno eseguito i lavoro previsti dagli Ecobonus accettando il pagamento tramite la formula della cessione del credito. Il problema è che non si riesce, per un motivo o per un altro, ad accedere a questo tesoretto, creando di fatto un effetto domino molto grave.
Da una parte, infatti, le aziende private di quanto gli spetta e che stanno subendo un danno enorme in termini di operatività finanziaria. Dall’altra parte le imprese del settore edilizio e gli utenti stessi che non riescono a trovare aziende disposte a effettuare interventi con l’opzione della cessione del credito proprio per l’esperienza, a tratti drammatica (sono più di cinquantamila le imprese in difficoltà per questa situazione), che stanno vivendo.
Cosa (speriamo) potrebbe cambiare
Una soluzione va trovata e anche con una certa urgenza. Ed è quello di cui, da quanto emerge, si sta occupando la prossima Legge di Bilancio. Quali sono, quindi, le prospettive?
Sono diverse le soluzioni su cui si sta lavorando, ragionando sui crediti non compensabili, quelli sequestrati e le diverse questioni in gioco. Sembra ormai certa, invece, la proroga al 31 dicembre 2022 delle CILAS, le Comunicazioni di Inizio Lavori Asseverati, chiarendo però che per i lavori eseguiti all’interno dei condomini resta confermato che l’approvazione dell’assemblea deve essere precedente al 24 novembre.
Una situazione particolarmente complessa che necessita di un intervento rapido ma che, come spesso accade, rischia di scontentare tutti. Purtroppo ormai la situazione è compromessa e non può certo continuare a rimanere in questa fase di stallo.
Altieri Service, la certezza per i tuoi lavori con le agevolazioni
Oggi, complice sia la situazione di stallo dei crediti che la crisi internazionale che interessa diversi aspetti professionali (costi materie prime, prezzo energia, reperibilità materiali, eccetera), trovare un’azienda in grado di consentire di accedere alla formula della cessione del credito non è facile.
Altieri Service, grazie alla sua solidità e alla partnership con realtà forti e fidate, rappresenta una soluzione vincente anche per questo tipo di interventi. Richiedi una consulenza e una valutazione personalizzata con la quale individuare l’impianto di condizionamento migliore per la tua casa, sia dal punto di vista economico che di efficienza.