Prosegue il nostro approfondimento in merito al fenomeno dell’inquinamento ambientale, un problema particolarmente diffuso soprattutto perché troppo sottovalutato. Le nostre case sono un luogo particolarmente sensibile alla proliferazione di muffe e batteri in quanto sono sempre tante le cause che possono favorire le condizioni ideali per il loro sviluppo. Ciò che deve destare preoccupazione è che si tratta di fenomeni seri, con conseguenze serissime (soprattutto per la salute) e che vengono presi in considerazione solamente quando hanno raggiunto un livello tale di gravità da aver già prodotto conseguenze negative e richiedere pesanti interventi risolutivi.
Più che creare del facile allarmismo si tratta di essere consapevoli di come l’aria che respiriamo in casa non sia esente da rischi e problemi per la propria salute. Il clima domestico non è un problema solamente di temperature e cattivi odori, ma anche e soprattutto un discorso di qualità dell’aria.
Cosa troverai in questo articolo:
L’origine del problema
Quando si ha l’abitudine (corretta) di arieggiare un ambiente, lasciando le finestre aperte e permettendo all’aria esterna di entrare in casa, c’è la possibilità che alcuni microrganismi presenti nell’aria trovino le condizioni favorevoli per depositarsi, crescersi e diffondersi. Dopo aver chiuso le finestre, convinti di aver migliorato la qualità dell’aria, ci si ritrova con una qualità dell’aria compromessa e a rischio per la salute. Prima di capire cosa fare e prima di concludere, erroneamente, che il problema si trova nell’aria esterna, è da comprendere quali sono le condizioni che permettono la proliferazione delle muffe e dei batteri.
I microrganismi presenti nell’aria trovano nei materiali e nelle zone umide della casa il luogo migliore dove depositarsi e crescere. La presenza dell’umidità in casa può avere diverse cause:
- infiltrazioni dall’acqua di risalita del terreno su cui è costruita la casa;
- acqua proveniente dalla pioggia e penetrata in casa attraverso crepe e fessure sui muri e sul tetto;
- rottura di tubazioni interne alle pareti;
- gestione scorretta della temperatura interna.
Come si può facilmente intuire sono davvero tante e diverse le cause che possono provocare la formazione di muffe e batteri. Inoltre c’è da specificare come quando si parla di umidità in abitazione, è da considerare quella relativa alle superfici dei materiali sui quali i funghi e i batteri si depositano, rispetto a quella dell’aria vera e propria. Tra i “luoghi” (materiali e superfici) dove le muffe, i funghi e i batteri si depositano, troviamo:
- rifiuti;
- prodotti alimentari;
- legno;
- pitture;
- tappezzerie.
Anche in questo caso il discorso dell’umidità è molto articolato e raramente c’è un univoco discorso di causa ed effetto, ma più probabilmente una concatenazione di cause che, pur producendo diverse conseguenze, hanno tutte l’effetto di rendere l’aria che respiriamo in casa pesante e malsana,
Cosa fare
In presenza di cause di natura edile e strutturale, è fondamentale rivolgersi ad un tecnico esperto che possa effettuare le opportune verifiche e provvedere a interventi risolutivi. Parallelamente è altrettanto importante abbandonare tutte quelle cattive abitudini che creano le condizioni ideali per la formazione e la diffusione di muffe e batteri. Tra questi non vanno mai dimenticati o sottovalutati i bagni e le docce eccessivamente calde, l’attività della cucina e la presenza di troppe piante (con annessa evaporazione dell’acqua) che alzano in maniera esponenziale i tassi di umidità nell’aria.
Oltre a quanto appena detto si può ricorrere anche al lavoro svolto dai deumidificatori, molto spesso integrati anche all’interno dei climatizzatori dell’aria. Questi elettrodomestici, se usati e mantenuti correttamente, aiutano a ridurre il livello di umidità in casa, con effetti benefici sia per la salute che per la casa stessa.
Cosa non fare
Comunemente si pensa che “occhio non vede cuore non duole”, ma troppo spesso ciò che duole, come nel caso delle muffe e dei batteri presenti nell’aria che respiriamo in casa, è proprio ciò che non vediamo. E il non percepirlo visivamente non esclude che tale fenomeno non stia esplodendo in tutta la sua pericolosità. Ecco quindi che intervenire in maniera decisa, abbandonando le cattive abitudini e avvalendosi delle tecnologie adeguate oggi in commercio, è l’unica soluzione percorribile. Per stare bene e vivere bene la propria casa.