Per risparmiare si possono fare due cose: rinunciare a qualcosa o trovarlo a un prezzo più conveniente.
In realtà c’è anche una terza soluzione: cambiare abitudini. Ed è quanto dovremmo fare per quel che riguarda l’acqua che beviamo ogni giorno.
L’abitudine oggi maggiormente diffusa è quella di bere acqua in bottiglia. Acquistata al supermercato in offerta e generalmente in cestelli da 6 bottiglie, questa è la soluzione più diffusa in Italia. le ragioni vanno da una certa pigrizia nel modificare, appunto, abitudini ormai radicate alla consapevolezza che l’acqua del rubinetto può in molti casi nascondere seri rischi per la salute. Eppure il problema dell’acqua in bottiglie di plastica rimane, tra l’inquinamento della plastica e il costo maggiore di questa soluzione.
Se è vero che è impossibile fare un confronto preciso perché sono tantissimi i fattori che incidono (numero di componenti della famiglia, quantità d’acqua bevuta ogni giorno, costo delle bottiglie, costo dell’acqua potabile, eccetera) è però possibile fare delle stime. Queste confermano come il costo dell’acqua in bottiglie di plastica sia nettamente superiore a quello dell’acqua microfiltrata (quella de rubinetto depurata da tutti i rischi).
È stato calcolato come il costo dell’acqua in bottiglie di plastica che ogni famiglia italiana sostiene ogni anno si aggira tra i 200€ i 300€. Questo significa che ogni famiglia italiana spende 200-300€ per qualcosa che potrebbe avere a costi nettamente più bassi. Le tariffe dell’acqua potabile, quella che utilizziamo anche per l’igiene personale e per la cura della casa, sono nettamente più basse e con la stessa cifra si riesce a coprire anche il consumo dell’acqua per bere.
15-25€ al mese possono apparire poca cosa e forse è questo uno dei motivi per cui non vi si presta la giusta attenzione, ma quei 200-300€ all’anno non vanno considerati solo per 12 mesi. Il risparmio, infatti, va sommato anno per anno, mostrando facilmente come nel giro di poco tempo si potrebbe accumulare un potenziale tesoretto da destinare a spese più importanti.
I termini della scelta
Come abbiamo visto, infatti, la scelta non è tra acqua in bottiglia e acqua del rubinetto. Posta in questi termini significherebbe scegliere tra inquinare e bere acqua costosa o spendere meno ma bere acqua non sicura. Potendo contare su un erogatore di acqua microfiltrata, infatti, si evita di spendere soldi per l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica, non si contribuisce a immettere nel mercato nuove quantità di plastica, non si inquina per il loro trasporto, giacenza e smaltimento e, ancora, si ha la certezza di bere acqua pura, fresca, frizzante secondo le proprie reali esigenze.
Non solo risparmio economico
Oltre ai 200-300€ all’anno che ogni famiglia può evitare di dover spendere, c’è da considerare tutto il risparmio legato all’inquinamento, allo spreco di risorse e all’esposizione del proprio organismo a rischi inutili. Andiamo con ordine.
L’acqua in bottiglia è una fonte di inquinamento. Sia per la produzione dei contenitori che per il loro trasporto che per lo smaltimento di ogni singola bottiglia. Se è vero che qualcosa delle bottiglie di plastica si può riciclare è altrettanto vero che questo processo ha un costo energetico non indifferente. Se consideriamo che, come abbiamo visto, tutto questo può essere facilmente evitato, ecco che si comprende come bisogni tener conto anche di quanto incide tutto il processo di smaltimento e riciclaggio.
Discorso risorse. È un elemento sul quale si pone troppo poco l’attenzione, ma per la produzione e commercializzazione dell’acqua in bottiglie di plastica si consumano enormi energie, materie prime, risorse. Queste non vengono riequilibrate, ma vengono sprecate. E lo spreco si verifica nel momento, come più volte sottolineato, di un’alternativa (l’acqua microfiltrata) che offre le medesime garanzie e vantaggi maggiori a costi minori.
Infine, la salute. Tendiamo a occuparci del benessere fisico solamente in presenza di un malessere o di una patologia. Ignoriamo invece che potremmo stare meglio se potessimo contare su una qualità maggiore di ciò che ogni giorno utilizziamo. E l’acqua che beviamo è indubbiamente il bene più importante in questo senso. Lo stare meglio si lega anche alla prevenzione e all’evitare di dover, specialmente con il passare degli anni, ricorrere a medicine per la pressione, farmaci diuretici, eccetera. Non significa che basta bere acqua sana per non ammalarsi, ma che per stare bene l’acqua che beviamo è imprescindibile. E l’acqua microfiltrata è quella che assicura i migliori risultati.