Perché insistere nel parlare dello sconto in fattura?
Dopo tutto questo tempo è chiaro il suo funzionamento e i vantaggi nel ricorrere a questo tipo di opzione. Ciò che è meno chiaro e sul quale vogliamo tornare a parlare è che questa opportunità sta per terminare. E, parallelamente, a breve la sostituzione della caldaia sarà obbligatoria per legge.
Ecco cosa c’è da sapere.
Cosa troverai in questo articolo:
Addio alle caldaie tradizionali
L’Unione Europea ha deciso: dal 2029 le caldaie tradizionali saranno messe al bando. Il piano RePower EU sui combustibili fossili ha infatti stabilito che, per ridurre le emissioni inquinanti, le vecchie caldaie a gas non potranno più essere commercializzate. L’obiettivo è quello di completare la transizione energetica adottando impianti di riscaldamento che utilizzino fonti naturali e non combustibili fossili.
Quando finisce lo sconto in fattura
Ufficialmente lo sconto in fattura è stato prorogato per i bonus edilizi minori fino al 31 dicembre 2024. Come abbiamo però più volte evidenziato lo sconto in fattura e in generale tutte le agevolazioni fiscali in materia di ristrutturazione ed efficientamento energetico stanno riducendo la loro portata. Non è infatti escluso che la prossima legge di bilancio possa nuovamente intervenire in materia bloccando, sospendendo o modificando le condizioni dell’opzione della sconto in fattura. Questo significa che le uniche certezze sono quelle relative al 2023: Ecobonus del 65% e Bonus Ristrutturazione del 50%.
Ecobonus 65% o Bonus Ristrutturazione 50%?
Grazie a queste due agevolazioni è possibile sostituire la vecchia caldaia (quella che dal 2029 sarà messa al bando) con una di nuova generazione di classe energetica maggiore. Si potrà risparmiare sull’acquisto e sull’installazione del nuovo impianto di riscaldamento proprio grazie a quelle agevolazioni e all’opzione dello sconto in fattura di cui dal prossimo anno non siamo certi di poter contare.
Con il Bonus Ristrutturazione del 50% si può sostituire l’impianto di climatizzazione invernale con uno che preveda la caldaia a condensazione di classe energetica A (o superiore). Con l’Ecobonus del 65% si può sempre sostituire il vecchio impianto con uno di classe energetica A (o superiore) ma prevedendo anche l’installazione di un sistema di termoregolazione evoluto. In alternativa si può prevedere la sostituzione della vecchia caldaia con un apparecchio ibrido (caldaia a condensazione e pompa di calore). In materia di riscaldamento nell’Ecobonus del 65% rientrano anche l’installazione di generatori d’aria calda a condensazione, di micro-cogeneratori e la posa in opera di dispositivi di building automation (per il controllo da remoto dell’impianto di riscaldamento).
Per entrambe le agevolazioni rientrano tra i costi che è possibile portare in detrazione o scontare in fattura anche quelli relativi alle pratiche e delle spese per il lavoro dei relativi professionisti.
“E io cosa ci guadagno?”
Ok, l’Unione Europea ha stabilito che dal 2029 non si potranno più vendere caldaie a combustibile fossile. Ok, l’Italia dal 2024 potrebbe ridurre o addirittura eliminare l’opzione dello sconto in fattura applicata agli Ecobonus per la sostituzione della caldaia.
Ma qual è il guadagno di acquistare un nuovo impianto?
Cambiare oggi la caldaia significa:
- Consumi energetici ridotti e risparmio del 20/30% sulle bollette
- Maggiore efficienza energetica
- Miglioramento del comfort domestico
Inoltre sostituendo la caldaia con noi di Altieri Service avrai la possibilità di accedere all’estensione della garanzia e a tutta una serie di privilegi e condizioni favorevoli.
Cosa aspetti? Non rimandare a domani ciò che oggi è sicuramente più accessibile e conveniente! Prima cambi la caldaia prima inizi a risparmiare!