Si torna a parlare di valvole termostatiche; dopo l’emanazione del Decreto Legislativo 102/2014, che raccoglieva le disposizioni dell’Unione Europea (2012/27/UE), e dopo la proroga concessa dall’Italia, è tempo di verificare quanto gli italiani si siano adeguati al nuovo sistema di contabilizzazione del calore.
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A cosa servono valvole termostatiche
Le valvole termostatiche permettono di risparmiare energia (e quindi ridurre i costi delle bollette), avendo un controllo più equo e con meno sprechi, di quelli che sono i consumi energetici delle abitazioni. L’obbligo di installazione riguarda tutti i condomini che sono dotati di caldaia centralizzata, con una diversificazione tra gli impianti costruiti fino agli anni Ottanta e quelli costruiti a partire dagli anni Novanta. Nel primo caso, infatti, il sistema di riscaldamento preveda un metodo di “distribuzione verticale”, in questa tipologia di impianti è possibile intervenire con un sistema di contabilizzazione indiretta, possibile grazie all’installazione delle valvole termostatiche su ogni radiatore e degli appositi ripartitori di calore. Nel caso degli impianti successivi agli anni Novanta si utilizza un sistema detto “ad anello” che permette una contabilizzazione del calore diretto, tramite l’inserimento di un vero e proprio contatore di calore capace di misurare l’energia termica utilizzata da ogni singola unità immobiliare.
I numeri
Si stima che l’utilizzo dei contabilizzatori di calore e delle valvole termostatiche comporti una riduzione dei consumi e dei costi di gestione che va dal 10 al 20%. Si è calcolato che sono circa 10 milioni le unità immobiliari che devono provvedere all’installazione delle valvole termostatiche, con una serie di realtà che non hanno ancora provveduto all’adeguamento previsto dalla legge, motivo per cui in molti comuni e regioni sono partiti i controlli. Bisogna anche considerare quelli che sono i tempi tecnici per l’adeguamento degli impianti di riscaldamento centralizzati. Non è infatti sufficiente, per legge, che ci sia stata la consultazione da parte dell’assemblea condominiale. Sull’impianto, per essere adeguato e a norma, devono essere eseguiti dei controlli e dei collaudi che non sono immediati e possono richiedere diverso tempo, soprattutto considerato che molti di questi interventi (installazione delle valvole termostatiche, adeguamento delle centrali termiche, eccetera) devono essere eseguiti quando gli impianti sono spenti, riducendo di molti i tempi utili a disposizione.
Multe e sanzioni
Abbiamo quindi visto quando bisogna installare le valvole termostatiche; è bene ora analizzare quali sono i casi e le condizioni per cui sono previste delle deroghe a questo obbligo e, successivamente, le multe e le sanzioni previste per chi non si è messo in regola. Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha redatto un documento che permette ai professionisti del settore di valutare (e certificare tramite apposita relazione tecnica) quando si verificano le condizioni per cui i condomini sono esentati dal rispetto delle norme di legge. Sono due le condizioni per cui si è esonerati dall’installazione dei contabilizzatori di calore e delle valvole termostatiche: l’inefficienza economica e l’impossibilità tecnica. L’articolo 9.4 del Decreto Legislativo 102/2014, infatti, specifica che l’installazione è obbligatoria “nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali.” Se non è possibile installare un sistema di contabilizzazione e qualora i costi per l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento fossero superiori ai benefici potenziali che tale adeguamento permetterebbe di conseguire si è esonerati dall’obbligo di adeguamento in questione.
Per quel che riguarda le sanzioni, esse vanno dai 500€ ai 2500€ a unità immobiliare, con annesso l’obbligo di regolarizzare l’impianto. La gestione dei costi delle sanzioni, così come dell’esecuzione dei controlli da parte dei tecnici del Comune, varia da regione a regione.
Le detrazioni fiscali
Per incentivare l’installazione delle valvole termostatiche e per ammortizzare i costi relativi a questo tipo di intervento, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che esistono due possibili detrazioni fiscali alle quali accedere. La prima, relativa agli interventi di riqualificazione energetica con detrazioni del 65% (scadenza al 31 dicembre 2018), riguarda la sostituzione della caldaia con una a condensazione in classe A e che sia dotata di “sistemi di termoregolazione evoluti”. In alternativa si può richiedere il bonus ristrutturazioni, con detrazioni del 50%, per tutti quegli interventi che non richiedono la sostituzione della caldaia.
2 Commenti. Nuovo commento
Utile per approfondire alcuni concetti……
Grazie Marco per il tuo commento 🙂