Qualche settimana fa abbiamo iniziato ad anticipare in cosa consiste la rivoluzione del mercato energetico. Sono tanti gli aspetti che riguardano i cambiamenti del settore, sia dal punto di vista tecnologico che di liberalizzazione del mercato. Il 1 gennaio 2021, infatti, per le PMI inizia ufficialmente il Mercato Libero (con la contestuale fine del Mercato Tutelato. Cambiamento che arriverà a distanza di dodici mesi (gennaio 2022) per le microimprese e le utenze domestiche. Un cambiamento che riguarderà tutti e che, come anticipato, non riguarda solamente la scelta del fornitore energetico o il risparmio in bolletta.
Un cambiamento profondo che nel giro dei prossimi anni modificherà da cima a fondo il settore energetico e anche molte delle nostre abitudini quotidiane. Un’energia, quindi, che guarda al futuro. Per comprendere più nel dettaglio in cosa consiste questo cambiamento e cosa cambierà nei prossimi mesi per tutti gli utenti finali, abbiamo avuto il piacere di intervistare Massimo Di Clemente, Direttore commerciale ESA Energie.
In questa intervista abbiamo avuto modo di farci spiegare da chi vive quotidianamente il settore energetico, quali sono le dinamiche che lo stanno animando e quali le opportunità che si stanno iniziando a definire.
Dottor Di Clemente, l’energia è per le nostre abitazioni, ma anche per i locali commerciali, come l’ossigeno per l’organismo umano. Quali sono gli aspetti su cui bisognerebbe prestare maggiore attenzione, sia a livello domestico che aziendale?
«Bisogna orientarsi verso la produzione di energie derivanti da fonti pulite e rinnovabili, non esauribili e perciò ideali a garantirci un futuro energetico sostenibile. Per il singolo utente c’è l’obbligo di orientare le proprie scelte in direzione della ricerca tecnologica e l’ottimizzazione dei consumi»
Cosa cambia con la fine del Mercato Tutelato? Quali opportunità si delineano per il cliente finale con l’accesso al Mercato Libero?
«La liberalizzazione recepisce le indicazioni delle direttive comunitarie per la creazione del mercato unico dell’energia in Europa, così da consentire anche al settore energetico il passaggio al libero mercato dove domanda e offerta si potranno liberamente incontrare. A riguardo mi permetto di fornire un consiglio: prepariamoci per tempo e non aspettiamo la fine del 2021 per scegliere. Eviteremo così di ritrovarci con un fornitore non scelto da noi»
Quanto pesano gli incentivi statali sul miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici? Sono davvero un’opportunità o ci sono criticità da valutare?
«Un edificio può essere inteso come un sistema che richiede e consuma energia. Migliorando le prestazioni isolanti delle pareti, dagli infissi alle coperture, limitiamo le dispersioni termiche. Inoltre con un impianto più efficiente consentiamo l’aumento del confort ambientale, del risanamento energetico e non ultimo la riduzione dei consumi e, quindi, dei costi»
Un’ultima domanda: qual è il ruolo della consulenza energetica nella scelta di un nuovo distributore? Soprattutto in questa fase di passaggio dal Mercato Tutelato al Mercato Libero perché non basta trovare un fornitore più economico per risparmiare?
«Certamente il fattore economico può essere solo uno dei fattori decisionali per il cambiamento del proprio fornitore, ma sicuramente non il più importante. Ricevere una consulenza personalizzata e di fiducia è sicuramente uno dei motivi principali del cambiamento. Questo lo si ottiene potendo avvalersi di persone che sono a nostra disposizione per tutte le nostre esigenze. Presenza territoriale, professionalità, assistenza; questi sono gli elementi per i quali possiamo scegliere con fiducia l’offerta su misura per noi»