La fine è sempre un inizio. Così sta avvenendo con il settore energetico: è imminente la fine del Mercato Tutelato e l’inizio del nuovo sistema del Mercato Libero. Questa sarà una delle principali novità della rivoluzione del mercato energetico che ci accompagnerà fino, almeno, a tutto il prossimo decennio. Un cambiamento che segnerà profondamente le abitudini e il nostro modo di pensare e utilizzare l’energia. L’inizio di questa rivoluzione, come vedremo, ha avuto un piccolo slittamento che però consentirà ancora di più di affinare le offerte e permettere di comprendere la grande opportunità che è sempre più vicina.
Cosa troverai in questo articolo:
Mercato Libero vs Mercato Tutelato: cosa c’è da sapere
Oggi la fornitura energetica, sia per utenze domestiche che aziendali, viene concessa secondo tariffe regolamentate da un’autorità unica: l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Queste tariffe comprendono gli oneri di sistema, i costi di distribuzione e trasporto e, solo successivamente, i consumi reali. Nell’ottica generale di liberalizzare la produzione, la fornitura, la distribuzione e la vendita di energia elettrica, nel 2018 è stata approvata la normativa che prevede la fine di questo sistema del Mercato Tutelato e di introdurre quello del Mercato Libero.
In poche parole si tratta di una realtà dove vi è una maggiore concorrenza perché non sarà un ente a stabilire i costi dell’energia, ma i singoli distributori potranno formulare diverse offerte. Proponendo non solo costi più bassi, ma anche formule contrattuali diverse e strutturate in base alle variabili esigenze dei propri clienti. Ed è questo l’elemento fondamentale sul quale ragionare.
Le nuove date della fine del Mercato Tutelato
La fine del Mercato Tutelato e l’inizio del Mercato Libero sarebbe dovuta partire già nel 2019, ma ha subito diversi rinvii. L’ARERA ha confermato quanto previsto dalle recenti normative, ovvero che “per le PMI la data è fissata al 1° gennaio 2021 mentre per le famiglie sarà il 1° gennaio 2022i”. Il primo step della rivoluzione, quindi, sarà per le piccole e medie imprese, quelle che hanno:
- un numero di dipendenti compreso tra 10 e 50;
- un fatturato annuo tra i 2 e i 10 milioni di euro;
- potenza maggiore a 15kW.
In tutti gli altri casi, microimprese e utenze domestiche, la fine del Mercato Tutelato avverrà a gennaio 2022.
Che cosa succederà dopo la fine della tutela?
Per consentire un passaggio agevole, anche alla luce degli slittamenti che ci sono stati, l’ARERA ha stabilito una fase intermedia che accompagni la fine della tutela fino all’inizio completo del Mercato Libero. Questa transizione è gestita dalle cosiddette offerte a Prezzo Libero e a Condizioni Equiparate di Tutela (PLACET). Si tratta di un ibrido che prevede che il prezzo della fornitura è stabilito dal fornitore, mentre le condizioni contrattuali sono definite dal regolatore.
Cosa fare con l’inizio del Mercato Libero?
Con l’avvio del Mercato Libero si ha la possibilità di accedere a un nuovo modo di vivere le forniture energetiche. Non solamente una maggiore concorrenza che avrà come effetto anche quello di ridurre i costi delle bollette, ma anche e soprattutto una diversa modalità di accesso e gestione di ogni singola fornitura energetica. Il cliente finale, sia per le utenze domestiche che per quelle aziendale, avrà meno obblighi e più libertà. Non sarà costretto a rimanere con il vecchio fornitore, ma potrà farlo se questa è la scelta per lui conveniente. Non vi saranno costi nel cambio di mercato né rischi di interruzioni nelle forniture energetiche.
A chi rivolgersi? 3 punti chiave per una corretta valutazione
In questa fase di transizione è possibile comprendere di cosa si ha bisogno e capire qual è il fornitore energetico che assicura una proposta (tecnica e commerciale) migliore. Come fare? Ecco quali sono gli elementi da considerare nello scegliere a chi rivolgersi per le nuove offerte del Mercato Libero.
#1 – Azienda presente sul territorio
La maggiore presenza di offerte e opportunità è sicuramente un enorme vantaggio, ma per renderlo tale va analizzato senza buttarsi sulla prima proposta o su quella che, apparentemente, sembra la migliore. Una corretta valutazione può avvenire grazie a un’azienda con sede locale che permette di partire dalle esigenze reali andando oltre il semplice aspetto economico (che potrebbe essere più uno specchietto per le allodole che un reale vantaggio). Poter contare su un Family Energy è sicuramente il primo elemento su cui incentrare la propria strategia di accesso al Mercato Libero.
#2 – Parti dai consumi non dalle bollette
Un consiglio pratico: nelle valutazioni partire sempre dai consumo energetico reale non esclusivamente dal costo delle tariffe. Questo per almeno due motivi. Innanzitutto che il valore dell’energia non è solamente quello degli € al kilowattora (kWh) e, secondo, che le offerte del Mercato Libero possono permettere di risparmiare e ottenere vantaggi con un’offerta strutturata complessivamente. Sono infatti da valutare tutti gli aspetti, non solamente quello economico.
#3 – Un controllo periodico
Il confronto tra le tariffe energetiche è sempre importante. Con l’aiuto del tuo Family Energy è importante fare un check regolarmente in modo da capire se le esigenze sono cambiate e, parallelamente, se ci sono offerte migliori per strutturare in maniera più performante e conveniente le proprie forniture energetiche.