Per fermare il Coronavirus corriamo il rischio di diffondere la Legionella, un batterio pericoloso per la salute umana. Questo perché, pur trattandosi di organismi differenti tra loro, si è creata una condizione per cui le misure prese per ridurre la diffusione del Coronavirus rischia di alimentare la diffusione della Legionella.
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Che cos’è la Legionella
Per comprendere cosa sta accadendo e quali sono i rischi di diffusione della Legionella a causa delle misure restrittive per fermare il Coronavirus, è utile conoscere cos’è la Legionella. Parliamo propriamente di un batterio, identificato in oltre sessanta specie differenti, che può provocare la legionellosi, un’infezione polmonare anche molto grave. L’Istituto Superiore di Sanità chiarisce come:
Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, ecc. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana.
La Legionella ristagna nell’acqua ferma a una temperatura tra i 40° e i 55° e si diffonde attraverso il vapore inalato (per esempio quello della doccia). Le misure di contenimento della diffusione del Coronavirus possono quindi aumentare la diffusione della Legionella in quanto tantissime attività e strutture sono rimaste chiuse, gli impianti di circolazione dell’acqua sono fermi da settimane e c’è il rischio che il batterio della Legionella proliferi, perché queste sono le condizioni ideali per questo microrganismo.
Le realtà maggiormente esposte sono: alberghi, centri, benessere, seconde case, palestre, centri sportivi, piscine, autolavaggio, qualsiasi edificio o struttura dotata di un sistema idraulico e, ovviamente, anche gli impianti di condizionamento dell’aria. Il batterio della Legionella, infatti, può proliferare anche all’interno condizionatore dell’aria e essere causa di numerose malattie respiratorie.
Come segnalato anche da un servizio di RaiNews, “Per evitare la legionella occorre verificare che l’acqua calda non abbia ristagnato troppo a lungo nei tubi e che la temperatura superi i 60°C in tutto l’impianto”
Coronavirus, Legionella e climatizzatori
Il modo migliore per evitare rischi è quello di effettuare trattamenti mirati di igienizzazione dei climatizzatori e degli impianti di condizionamento dell’aria. Questo perché, come ricorda sempre l’Istituto Superiore di Sanità, la forma migliore di prevenzione delle infezioni da Legionella è quella di “adozione di misure preventive (manutenzione e, all’occorrenza, disinfezione)” sugli impianti considerati a rischio. Rientrano tra questi “gli impianti idro-sanitari, gli impianti di condizionamento con umidificazione dell’aria ad acqua, gli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le vasche idromassaggio”
Non solo Coronavirus
Quanto accaduto nelle ultime settimane (dalla fine di febbraio) sia in Italia che poi anche nel resto del mondo ha inevitabilmente scosso l’opinione pubblica sull’ormai celebre Coronavirus. Tanto che sono state prese misure drastiche (lockdown) per chiudere le attività commerciali e industriali e limitare il più possibile gli spostamenti privati. Tanto che ci siamo ritrovati a restare chiusi in casa e solo dopo due mesi si inizia a parlare di riaperture e ripartenze.
L’attenzione mediatica (e non solo) di queste settimane è stata concentrata tutta sul Coronavirus, ma come abbiamo visto non è l’unico rischio per la salute umana. Non che vada minimizzato, negato o banalizzato, ma valutato complessivamente, facendo attenzione a non trascurare tutti gli altri rischi. Compreso quello della Legionella che è strettamente legato al Coronavirus, anche se per cause indirette e non dirette. Perché l’obiettivo è quello di tutelare la salute delle persone, qualunque sia il virus, il batterio, l’agente patogeno o il microrganismo che possa minacciarla. Il Coronavirus o la Legionella sono solo due “mezzi”, per quanto pericolosi e oggi tristemente diffusi, per raggiungere il più grande fine della salute.