Il freddo tipico della stagione è arrivato e tra il drastico calo delle temperature, il vento gelido e la pioggia, il desiderio di tornare a casa e trovare un ambiente caldo e accogliente è sempre maggiore. Per questo nelle scorse settimane abbiamo parlato del miglior impianto di riscaldamento, di quanto tenerlo acceso e, ancora, degli obblighi e della convenienza legati alla sostituzione della caldaia. Oggi, che siamo a inizio dicembre e il freddo più intenso deve ancora venire, cerchiamo di capire qual è la temperatura giusta da tenere in casa. Lo facciamo con un triplice obiettivo:
- avere una casa calda;
- spendere poco;
- rispettare la legge, la salute e il buon senso.
Partiamo proprio da questi ultimi elementi. La legge italiana è molto chiara e stabilisce che la temperatura corretta d’inverno è quella tra “20°C + 2°C di tolleranza”. Tradotto: tra 18°C e 22C°. L’obbligo di legge poi si articola in base alle diverse zone climatiche (estremizzando, non sono uguali le esigenze di chi abita in montagna in Valle d’Aosta e chi abita in riva al mare in Sicilia), ma qui poi subentra il buon senso. Sì, la legge impone un obbligo, ma non verrà mai nessun ispettore comunale o regionale che, termometro alla mano, bussa alla porta di casa e misura la temperatura. Sebbene, quindi, potenzialmente potremmo creare in casa anche un clima tropicale con temperature superiori ai 22°C, giustificando il fatto con la propria differente percezione del freddo di stagione, è altrettanto vero che questo ha un costo, un livello di inquinamento e un’incidenza negativa sulla salute davvero troppo alto.
Quando si parla di freddo di stagione, infatti, bisogna anche tenere conto dell’umidità. Questa, infatti, non incide solamente in estate amplificando la percezione del caldo, ma deve essere a un giusto livello anche d’inverno. Il motivo? Una casa poco umida può provocare episodi di secchezza delle mucose del nostro sistema respiratorio, con maggior esposizione al rischio di infezioni, difficoltà respiratorie, eccetera.
L’attenzione versa la giusta temperatura contro il caldo di stagione evita anche i fenomeni degli sbalzi di temperatura che provocano raffreddori, dolori e irritazioni agli occhi e alla pelle. Senza dimenticare, e anche qui il buon senso la fa da padrone, come una giusta cura della temperatura in casa riduce l’emissione di sostanze inquinanti nell’ambiente e previene tutti quei fenomeni di muffa legati all’umidità.
Oltre la temperatura: il benessere termico contro il freddo di stagione
Contro il freddo di stagione, come abbiamo visto, non basta occuparsi esclusivamente del valore della temperatura, ma bisogna occuparsi e preoccuparsi anche dell’umidità e della velocità dell’aria, fattori che condizionano il benessere termico che percepiamo in casa. Se della temperatura (18-22°C) e dell’umidità (40-50%) abbiamo già detto è fondamentale concentrare l’attenzione anche sulla ventilazione dell’aria (0,01- 0,1 m/s) all’interno delle nostre abitazioni.
Parliamo di un fattore non secondario, ma capace di incidere direttamente sui processi termoregolazione del corpo umano e sui parametri microclimatici, tanto da essere fondamentale nella percezione che ognuno di noi ha del caldo o del freddo. Affinché in casa si possa vivere una vera esperienza di confort climatico e benessere termico è necessario, quindi, che la temperatura e l’umidità siano corrette e che l’aria sia pura e fresca, lavorando quindi anche sulla purificazione e il ricircolo, potendo vivere, anche nelle più rigide giornate d’inverno, la propria casa come il luogo migliore nel quale stare e rilassarsi.