Anno nuovo vita…vecchia? No, tra i buoni propositi per i prossimi mesi deve esserci anche l’attenzione verso la qualità della propria vita. Non solo a parole, ma anche nei fatti. E un buon contributo per perseguire questo obiettivo passa dalla cura della propria abitazione. Questo può avvenire in diversi modi, ma valorizzare il confort energetico ha due enormi immediati benefici:
- Ambienti più sani e vivibili;
- Bollette energetiche più basse (quindi risparmio economico).
Per riuscire in quella che a molti sembra una vera e propria impresa andiamo a scoprire cos’è, come funziona e quali vantaggi offre il cosiddetto Bonus Caldaia 2022. Ovvero l’insieme delle agevolazioni che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione per la sostituzione della vecchia caldaia con una nuova caldaia a condensazione. Ovvero una tipologia di impianto che, rispetto alla caldaia tradizionale, permette di ottenere quel risparmio energetico con relativa riduzione dei consumi e dell’inquinamento e quel confort domestico che ci sta molto a cuore.
Cosa troverai in questo articolo:
Come funziona il Bonus Caldaia
Partiamo da un elemento fondamentale: il Bonus Caldaia riguarda la sostituzione di una vecchia caldaia con una nuova di, almeno, classe A. Quindi si applica esclusivamente per gli impianti già esistenti e non quelli in fase di installazione. Quando si parla del Bonus Caldaia si fa riferimento a un insieme di opzioni:
- Ecobonus del 50%;
- Ecobonus del 65%;
- Superbonus del 110%.
Ciascuna di esse, con le differenze specifiche di ogni formula, consente di sostituire la caldaia con una riduzione dal prezzo finale del 50%, del 65% o del 110%. Per tutte le opzioni è possibile portare in detrazione l’importo maturato o usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura. Per tutte le formule l’agevolazione si applica al prezzo della caldaia, agli accessori, alle spese per la progettazione e le opere professionali annesse, ma anche alla manodopera e al costo di tutte le pratiche che, eventualmente, si rendono necessarie.
Come usufruire del Bonus Caldaia
Con l’Ecobonus del 50%, il più semplice da utilizzare, si può cambiare la caldaia con una a condensazione in classe di efficienza A, pagandola la metà, così come l’impianto di climatizzazione invernale con generatore a biomassa per un tetto massimo di spesa di 30000€. L’Ecobonus del 65%, sebbene l’aliquota sia più alta, richiede che insieme alla caldaia a condensazione siano installati anche dei sistemi di termoregolazione evoluti come il termostato modulante, la centralina con sensore ambientale o il sistema di controllo della temperatura dotato di più sensori. Discorso più complesso, la cui convenienza e fattibilità va valutata di caso in caso, per quel che riguarda il Superbonus del 110%, in quanto la sostituzione della caldaia deve rientrare in un più ampio intervento di ristrutturazione comprendente i lavori di isolamento termico delle superfici esterne o l’installazione di impianto di riscaldamento sulle parti comuni degli edifici.
Per tutti gli Ecobonus del Bonus Caldaia 2022 è necessario che tutti i pagamenti vengano effettuati tramite bonifico parlante (metodo di pagamento tracciabile) nel quale inserire la causale che fa riferimento a un intervento di riqualificazione energetica (Riqualificazione energetica (articolo 1, commi 344-347, legge 296 / 2006) – Pagamento fattura n. del a favore di partita IVA C.F. beneficiario detrazione).
Quando scade il Bonus Caldaia
La scadenza del Bonus Caldaia 2022 è al 31 dicembre 2024, questo significa che per tutti i prossimi tre anni, salvo modifiche future, sarà possibile sostituire la caldaia alle condizioni che abbiamo appena visto. Tra i documenti che i proprietari, i locatari e i titolari di un diritto reale sull’immobile oggetto delle agevolazioni fiscali devono presentare per usufruire del Bonus Caldaia rientrano tutte le fatture, i bonifici e la documentazione che si è resa necessaria che andrà presentata, entro 90 giorni, tramite apposita procedura online all’ENEA e poi utilizzata per l’annuale dichiarazione dei redditi.