Oltre a essere un importante obbligo di legge, la manutenzione della caldaia della propria casa è un intervento molto prezioso, sia in termini di efficienza che di riduzione dei costi energetici. Sull’argomento continua a esserci molta confusione, sia sui tempi (quando fare la manutenzione della caldaia) che sulle modalità (cosa fare e a chi rivolgersi). Essendo ormai prossimo l’avvento della stagione invernale, con relativo calo delle temperature, è doveroso e prezioso riepilogare cosa fare per avere un impianto di riscaldamento efficiente e a norma di legge.
Che cos’è la manutenzione della caldaia
Più che un noioso esercizio retorico, per capire cosa si intende (e quali sono i vantaggi) per manutenzione della caldaia è utile fare riferimento al significato della parola. Il termine manutenzione, infatti, indica l’attività di “conservazione” di una cosa, al fine di mantenerla funzionante del tempo. La manutenzione delle caldaie mira proprio a questo scopo: mantenere funzionante nel tempo la caldaia in modo che non subisca guasti e sia sempre perfettamente efficiente. Il fatto che il controllo della caldaia sia obbligatorio conferma l’importanza di queste operazioni e come la mancanza della manutenzione possa generare diversi problemi, sia a livello individuale che sociale. Individuale perché aumentano i costi energetici e perché si rischia di danneggiare l’impianto, ritrovandosi costretti poi a sostenere spese gravose per la riparazione; sociale in quanto si ha sia un inquinamento maggiore che un rischio per la collettività.
Quando fare la manutenzione
Le tempistiche sul controllo della caldaia dipendono dalla tipologia e dalla potenza dell’impianto. La frequenza dei controlli da fare sulle caldaie dipende da quanto indicato nel libretto della caldaia e possono essere sia annuali che biennali (o con altra cadenza). La legge stabilisce che per la revisione della caldaia, la cosiddetta prova dei fumi avvenga ogni 2 anni negli impianti con potenza nominale inferiore o uguale a 35Kw, mentre ogni anno se la potenza nominale della caldaia è inferiore a 100Kw.
Cosa prevede il controllo obbligatorio della caldaia
Ma quali sono le operazioni da effettuare quando si esegue la manutenzione ordinaria della caldaia? Come detto per ogni caldaia esistono indicazioni e specifiche imposte dal produttore dell’impianto ed è responsabilità del tecnico specializzato che svolgerà il lavoro di rispettare tutte le indicazioni. Per ogni intervento di manutenzione solitamente si procede con:
- pulizia del bruciatore;
- verifica della tenuta dell’impianto;
- pulizia dello scambiatore dei fumi;
- controllo della taratura;
- verifica del tiraggio dei fumi;
- controllo della ventilazione dell’ambiente in cui si trova la caldaia;
- controllo dell’efficienza;
- individuazione della presenza di componenti danneggiati e da sostituire;
- prova del funzionamento generale dell’impianto.
Si tratta di un intervento molto articolato che deve essere obbligatoriamente svolto da un tecnico autorizzato che, al fine della manutenzione, dovrà redigere un verbale e registrare quanto fatto all’interno del libretto dell’impianto. Contestualmente il tecnico deve predisporre anche un rapporto di controllo nel quale indicare anche tutti quegli interventi che andrebbero effettuati per assicurare un utilizzo migliore dell’impianto di riscaldamento della casa.
La grande diversità negli interventi di manutenzione delle caldaie è data principalmente dalla tipologia di alimentazione e dalla potenza di questi dispositivi. Per questo è obbligatorio fare riferimento alle indicazioni fornite dal costruttore della caldaia. Inoltre è necessario verificare se ci sono leggi specifiche vigenti nel proprio comune; ci sono infatti regioni e provincie che hanno l’autorità per disporre tempistiche diverse per la manutenzione delle caldaie. Tramite lo Sportello Energia del proprio comune di appartenenza è possibile ottenere tutte le informazioni necessarie.