Si sta avvicinando quel momento dell’anno in cui dovremo accendere il riscaldamento per donare alle nostre abitazioni (e alle nostre vite) il comfort climatico che meritano. Rispetto al passato quest’anno l’accensione dell’impianto di riscaldamento crea non pochi timori considerando l’aumento dei costi dell’energia e la conseguente esplosione delle bollette. Per questo motivo il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha modificato i limiti di esercizio degli impianti termici e l’ENEA ha diffuso un decalogo di consigli su come risparmiare. Scopriamo tutte le novità.
Cosa troverai in questo articolo:
Quando accendere il riscaldamento e per quanto tempo
Con Decreto del 6 ottobre 2022 il MITE ha pubblicato un Piano di contenimento dei consumi di gas naturale nel quale, tra le altre misure, prevede una modifica dei limiti di esercizio degli impianti termici. Per questo autunno e inverno, quindi, i tempi “sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione”. Questo il nuovo calendario per le 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia:
- Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
- Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
- Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
- Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
- Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
- Zona F: nessuna limitazione.
Il decalogo dell’ENEA
L’ENEA, l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, ha pubblicato un apposito decalogo fornendo consigli utili per risparmiare sul risaldamento domestico. Scopriamo quali sono queste preziose indicazioni.
#1 La manutenzione
Lo ripetiamo da settimane, la manutenzione della caldaia è l’operazione più importante in vista della prossima accensione dell’impianto di riscaldamento. Lo ricorda anche l’ENEA precisando che si tratta di un intervento fondamentale in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente.
#2 La temperatura degli ambienti
Gli ambienti domestici non devono avere un clima tropicale; sia perché fa male alla salute sia perché costa tanto, tantissimo. La temperatura ideale è quella che tra 18°C e 22°C e a 19°C si ha una temperatura più che sufficiente per ottenere un ottimo comfort climatico. Senza dimenticare che per ogni grado in meno si ha un risparmio di circa il 5-10% sui consumi.
#3 Le ore di accensione
Oltre a quanto stabilito per legge non ha senso tenere acceso l’impianto di riscaldamento nelle ore in cui non si è in casa o in quelle diurne dove il freddo è generalmente inferiore. Meglio programmare l’accensione nelle ore più fredde della giornata.
#4 I pannelli riflettenti sui termosifoni
Tra i consigli utili per risparmiare rientra anche l’applicazione di un piccolo pannello riflettente (anche un foglio di carta stagnola è sufficiente) tra il muro e ogni singolo termosifone. Questo aiuta a ridurre la dispersione di calore verso l’esterno e a orientare il calore prodotto (e pagato) verso l’interno della stanza.
#5 L’isolamento delle finestre
Le finestre sono la principale fonte di dispersione di calore verso l’esterno. Oltre a dotare la casa di infissi di qualità e con caratteristiche isolanti eccellenti è utile anche chiudere, laddove ci sono, persiane e tapparelle capaci di aumentare l’isolamento termico. In assenza (o in aggiunta) è possibile utilizzare internamente delle tende pesanti capaci di contribuire al medesimo scopo.
#6 Gli ostacoli davanti ai termosifoni
Per chi dispone di un impianto di riscaldamento dotato di termosifoni è importante porre attenzione alla loro collocazione. È fondamentale evitare che sopra e davanti a ogni calorifero siano presenti mobili, tende o altri oggetti (compreso lo stendino) che ostacolino o riducano la propagazione del calore.
#7 L’isolamento termico generale
Oltre alle finestre sarebbe opportuno fare un check-up generale della casa per individuare la presenza di eventuali fonti di dispersione e l’efficienza degli impianti di condizionamento. Interventi mirati atti a migliorare l’isolamento termico consentono di ridurre anche fino al 40% i costi per il riscaldamento.
#8 L’innovazione dell’impianto di riscaldamento
Le caldaie a condensazione sono oggi lo standard di riferimento per un impianto di riscaldamento evoluto e tecnologicamente avanzato. L’evoluzione però non si è fermata qui e l’integrazione con le pompe di calore o le caldaie alimentate a biomassa o gli impianti abbinati a sistemi solari termini o fotovoltaici rappresentano un contributo significativo a un risparmio costante e duraturo per i prossimi anni.
#9 Il controllo remoto e l’intelligenza artificiale
A proposito di innovazione tecnologica: anche gli impianti di riscaldamento sono interessati dalle rivoluzioni apportate dalle centraline automatiche, il controllo remoto e l’intelligenza artificiale. Strumenti grazie ai quali ottenere un’ulteriore risparmio energetico e un comfort di utilizzo senza precedenti rendendo il riscaldamento sempre più funzionale, coerente e personalizzato a quelle che sono le caratteristiche della casa, dell’ambiente in cui sono inserite e delle persone che la abitano.
#10 Le valvole termostatiche
Se n’è parlato per tanto tempo e poi sembrano essere finite un po’ nel dimenticatoio (nonostante siano obbligatorie nei condomini): le valvole termostatiche sono un fondamentale contributo al risparmio che si può tenere quando si deve accendere il riscaldamento. Si tratta si semplici dispositivi altamente tecnologici da applicare a ogni termosifone in modo da regolare al meglio la temperatura per il riscaldamento di ogni ambiente domestico.