La gestione del clima interno della casa è un discorso particolarmente interessante e articolato perché deve tenere in considerazione diversi aspetti. Abbiamo già avuto modo di affrontare il tema della temperatura da tenere in casa parlando della gestione del condizionatore, ma è opportuno fare un ulteriore passo in avanti parlando della temperatura notturna.
Quando ci mettiamo a dormire, specie nelle ore notturne, il nostro organismo avvia una serie di processi (soprattutto quelli legati al metabolismo e alla digestione) che è importante considerare quando si programma il telecomando del condizionatore.
Per questo è opportuno distinguere tra la temperatura da tenere in casa di giorno e quella da impostare di notte. Quando si dorme, inoltre, c’è un minore dispendio energetico, tanto che diminuisce la temperatura corporea per poi aumentare e tornare ai livelli standard quando al mattino ci si sveglia e ci si alza da letto.
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La legge e il buon senso
Parlare di temperatura da tenere in casa durante la notte significa quindi far riferimento a due aspetti importanti: il benessere fisico (proprio e di coloro che abitano in casa) e il consumo energetico del condizionatore. Ma esiste una normativa di legge di riferimento? Sono due i decreti legislativi (412/93 e 551/99) che affrontano questo aspetto e stabiliscono che la temperatura che si dovrebbe tenere all’interno degli edifici è di:
- 18°C + 2°C di tolleranza per gli edifici rientranti nella categoria E.8;
- 20°C + 2°C di tolleranza per gli edifici rientranti nelle categorie diverse da E.8
La discriminante è la categoria di destinazione dell’edificio che, in questo caso, riguarda gli “edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili”. Questo significa che in casa la temperatura indicata è di 20°. Considerando la tolleranza di 2° si può quindi arrivare a una temperatura di 18° e 22°.
Oltre all’aspetto legale (confermato anche da alcuni interventi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), c’è da considerare quello del buon senso. Questo perché troppo spesso si è portati a gestire il caldo di stagione semplicemente impostando la temperatura del condizionatore al valore più basso possibile e trasformare la propria casa in un piccolo circolo polare.
Oltre ad essere un problema energetico e un problema di salute, questo comportamento è sbagliato e inefficace. La percezione del caldo è dovuta a diversi fattori, non ultimo quello dell’umidità. Cattive abitudini, stili di vita non corretti e un’inefficienza termica dell’edificio, contribuiscono pesantemente a rendere insopportabile l’afa estiva. Ma abbassare la temperatura del condizionatore non è la soluzione.
Gli effetti sulla salute
La riduzione della temperatura, specie nelle ore notturne, non è una soluzione nemmeno da un punto di vista puramente medico. Questo perché gli effetti negativi sono diversi:
- infezioni alle vie respiratorie;
- mal di testa;
- dolori cervicali;
- abbassamento delle difese immunitarie;
- irritazione della pelle.
Apparentemente tenere una temperatura bassa in casa durante la notte dona un enorme sollievo, ma in realtà sono più i problemi che i vantaggi di questo tipo di scelta.
Consigli utili
Come fare, quindi, per prendere sonno e dormire durante le afose notti d’estate? Sono diversi i rimedi e i “trucchi” che si possono mettere in atto. Quando prima abbiamo parlato di stili di vita non corretti, facevamo proprio riferimento a una serie di sane abitudini che aiutano anche a prendere sonno durante le notti d’estate.
Tra questi consigli ricordiamo sempre quanto sia importante l’idratazione del corpo, bevendo soprattutto acqua e seguendo un’alimentazione equilibrata e, specie nei pasti serali, poco pesante. Un altro consiglio utile riguarda quello di farsi una doccia o un bel bagno caldo prima di coricarsi. Questa strategia, oltre a un senso di relax, aiuta l’organismo a non percepire il caldo e a prepararsi correttamente al sonno. È bene anche limitare e ridurre, specie nella zona del letto, le fonti di calore. Tenere quindi il più possibile spente le lampadine aiuta a mantenere fresca la stanza, conciliando il riposo e il sonno.
Infine, per l’uso del condizionatore, invece di tenerlo acceso tutta la notte, è più efficace programmarne l’avvio prima di andare a dormire, in modo da trovare la stanza fresca quando ci si mette a dormire.