Se sei tra coloro che è alla ricerca di soluzioni alternative per la gestione dei consumi della casa (o dell’attività commerciale) sei nel posto giusto.
Oggi infatti vogliamo sottoporre alla tua attenzione quello che a tutti gli effetti è il futuro (e in molti casi è già il presente) del condizionamento: le pompe di calore. L’attenzione verso questa soluzione è data da due elementi chiave:
- una tecnologia altamente competitiva e vantaggiosa;
- le leggi che pongono fine alle caldaie a gas.
Due binari su cui viaggia il treno del presente e del futuro del condizionamento. Un treno da conoscere per capire se, quando e come salirci per risparmiare e cogliere prima degli altri e prima possibile i vantaggi collegati.
Caldaia a condensazione o pompa di calore?
Riprendiamo alcuni principi base del funzionamento della caldaia a condensazione e della pompa di calore.
- Caldaia a condensazione – Si tratta di un dispositivo che produce calore tramite la combustione di gas metano, gasolio o GPL. Prevede un doppio ciclo: il primo simile a quello di una caldaia tradizionale, mentre il secondo recupera energia anche dai fumi in uscita dal ciclo di combustione ottimizzandone la resa e l’efficienza. La caldaia a condensazione, quindi, riscalda l’acqua per la produzione dell’acqua calda a uso sanitario e per il riscaldamento dei terminali (radiatori, impianto a pavimento, eccetera).
- Pompa di calore – Si tratta di una macchina elettrica che trasferisce il calore dall’esterno all’interno (e, se previsto, anche il contrario). Il calore (da non confondere con la temperatura) può essere prelevato dall’aria, dall’acqua o dal terreno).
Quindi, qual è la soluzione più conveniente e vantaggiosa?
I principali fattori da considerare nel valutare il passaggio alla pompa di calore o il mantenimento della caldaia a condensazione sono: tipologia di ambiente, caratteristiche edilizie, condizioni climatiche, budget e il rendimento.
Per le loro caratteristiche tecniche le caldaie a condensazione si integrano più facilmente con sistemi di riscaldamento già presenti (come i termosifoni) ma allo stesso tempo rispetto a una pompa di calore necessita di più spazio e di prevedere una canna fumaria. Entrambe le soluzioni necessitano di uno spazio esterno: la caldaia di uno scarico (a tetto o a parete), mentre la pompa di calore di un’area riparata per prevedere la collocazione dell’unità esterna.
Le condizioni climatiche sono poi l’altro elemento fondamentale da considerare. Chi abita in zone climatiche con temperature rigide prossime o al di sotto dello 0 rende di più una pompa di calore, mentre in zone dal clima temperato la pompa di calore è più vantaggiosa.
Dal punto di vista economico oggi le pompe di calore hanno un costo iniziale maggiore rispetto alle caldaie (complice anche il cambiamento che avverrà a partire dal 2029) ed è un elemento da valutare sia in termini di investimento iniziale che di ammortamento.
Per un confronto reale e preciso è doveroso infine analizzare, caso per caso, il rendimento della caldaia e il Coefficiente di performance (C.O.P.), il costo dell’elettricità (per alimentare la pompa di calore) e quello del metano (per alimentare la caldaia). Una significativa differenza potrebbe farla (anche in una prospettiva di implementazione futura) la presenza di un impianto fotovoltaico (come quelli residenziali da 3kW o 4.5kW) capace di ridurre (o azzerare del tutto) i costi per il funzionamento della pompa di calore.
Cambiare o non cambiare?
Le variabili in gioco sono tante, quindi perché non valutarle insieme con una consulenza tecnica professionale che analizzi la tua specifica situazione?
In generale però il trend da seguire è quello di preferire le pompe di calore. Offrono potenzialità maggiori ed è oggi possibile prevederne l’installazione anche in piccoli appartamenti sostituendo il vecchio impianto di riscaldamento a caldaia. La pompa di calore è inoltre una tecnologia che rende meglio se mantenuta in funzione nel tempo, assicurando un comfort climatico costante.
Complice il quasi imminente addio alle caldaie a gas è quindi una scelta che, se presa per tempo, può rivelarsi migliore di quanto possiamo pensare. Offrendo benefici non solo per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, ma anche per il raffrescamento e il raggiungimento di una classe energetica elevata adeguando la tua casa alla direttiva europea sulle cosiddette case green.