Se è vero che ciò che facciamo oggi ha ripercussioni nel futuro è altrettanto vero che quello che accadrà nei prossimi anni parte già da oggi. Ed è quello su cui iniziare a ragionare in materia di condizionamento domestico.
Il 2029 sarà cruciale per il settore del condizionamento. Da quella data, infatti, le caldaie a gas non saranno più a norma e non più in linea con gli standard energetici. Questo per volontà dell’Unione Europea e, quindi, anche del nostro Paese.
Facciamo il punto per capire cosa sta succedendo, cosa accadrà e come muoverci per tempo.
Cosa troverai in questo articolo:
Diversificare, risparmiare, accelerare
Il post pandemia da una parte e le conseguenze sull’aumento dei prezzi dell’energia, l’approvvigionamento e le disponibilità di energia dall’altra, hanno portato l’Unione Europea a elaborare una strategia per affrontare il problema. Da qui nasce il piano REPowerEU che ha lo scopo di:
- risparmiare energia;
- produrre energia pulita;
- diversificare il nostro approvvigionamento energetico.
Questo piano ha, ovviamente, diverse articolazioni tra cui la messa al bando a partire dal 2029 delle caldaie a gas. Il motivo? Queste non consentono di risparmiare energia, né di produrre energia pulita, impedendo la diversificazione dell’approvvigionamento energetico. Inoltre le moderne alternative alla caldaia a gas assicurano tutti quei vantaggi e quei requisiti che permettono di perseguire gli obiettivi del piano REPowerEU.
Qual è il futuro del condizionamento?
Le soluzioni sono diverse ma dal punto di vista dell’impianto di riscaldamento l’eccellenza è data dalle pompe di calore. Parliamo di dispositivi in grado di trasferire energia termica da un ambiente più caldo a uno più freddo (e viceversa) impiegando diverse fonti ecologiche e naturali, come l’aria, l’acqua o il calore presente nel terreno. Questo significa che con una pompa di calore si può, con un unico impianto, riscaldare casa d’inverno e rinfrescarlo d’estate. Senza sottovalutare come questa tecnologia sia estremamente versatile e integrabile con altre, come quella dei pannelli fotovoltaici. In questo modo si ha la possibilità reale di alimentare la casa solamente con energia green, rendendola sostenibile e sganciandola dalla rete tradizionale per la fornitura di elettricità e gas.
Perché cambiare adesso
Entro il 2025 scadranno tutte le agevolazioni e gli Ecobonus che fino a oggi siamo abituati a conoscere. Questo significa che nei prossimi anni acquistare una pompa di calore o un impianto più efficiente potrebbe non essere così conveniente come lo è ora. Le opportunità da cogliere prendono il nome di Bonus Casa 50% ed Ecobonus 65%.
Con il Bonus Casa 50% si ha la possibilità di sostituire il vecchio impianto di riscaldamento su edifici residenziali (di qualsiasi categoria catastale) e parti comuni dei condomini per un tetto massimo di spesa di 96000€. L’Ecobonus del 65%, invece, prevede sempre la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento con uno nuovo e più efficiente (almeno in classe energetica A), contestualmente all’acquisto di valvole termostatiche e all’installazione di sistemi di termoregolazione evoluti.
Perché cambiare oggi senza aspettare il 2029? Per almeno due straordinari motivi:
- Oggi siamo certi di poter contare sulle agevolazioni fiscali e la formula dello sconto in fattura;
- Iniziamo da subito a risparmiare sui consumi energetici riducendo il peso delle bollette.
Cosa aspetti? Richiedi un sopralluogo e un preventivo con un nostro tecnico; potrai accedere a tanti vantaggi e aspettare il 2029 senza preoccupazioni!