“La qualità si paga”, recita un antico modo di dire, ma a volte è possibile risparmiare anche scegliendo lavori e prodotti qualitativamente elevati. È il caso dell’Ecobonus sui condizionatori, un incentivo fiscale mirato a supportare l’acquisto di un climatizzatore domestico, in quanto si tratta di una scelta vantaggiosa sotto diversi punti di vista. In materia di incentivi sui condizionatori, però, esistono diverse tipologie di detrazione fiscale che possono generare confusione.
In queste ultime settimane si parla sempre con più insistenza dell’Ecobonus del 110%, ma per quel che riguarda la detrazione sull’acquisto dei climatizzatori esistono anche detrazioni del 65% e del 50%. Qual è allora la differenza? Su quali criteri scegliere quale Ecobonus sui condizionatori utilizzare? E, soprattutto, qual è quello più conveniente? Definiamo la questione, andando a comprendere i dettagli di questi Ecobonus e come valutare l’acquisto di nuovi condizionatori in maniera economicamente vantaggiosa.
Come funzionano gli Ecobonus sui condizionatori
In tutti i casi l’Ecobonus per l’acquisto di condizionatori d’aria è un’agevolazione fiscale che si applica sulle imposte dovute (ma non sempre, come vedremo) consentendo di risparmiare sul prezzo finale. Tale agevolazione si configura come una detrazione fiscale del 50%, 65% o 110% sull’importo delle tasse. Detrazione che viene suddivisa negli anni successivi al completamento dei lavori.
La detrazione degli Ecobonus si applica sull’acquisto, entro una certa data, dei condizionatori a pompa di calore, quelli a basso consumo energetico, ma anche per i deumidificatori dell’aria e le termopompe. La differenza sostanziale tra gli Ecobonus sui condizionatori non è relativa solamente alla percentuale della detrazione, ma anche e soprattutto al tipo di lavori che rientrano in ogni agevolazione. Anzi, potremmo dire che è proprio quello l’aspetto che determina a quale Ecobonus poter accedere.
Vediamo più nel dettaglio l’Ecobonus del 110%, quello del 65% e quello del 50%, sintetizzando gli elementi principali e utili a capire le differenze e valutare i vantaggi per la propria situazione.
L’Ecobonus del 110%
La prima cosa da sottolineare nell’Ecobonus del 110% è che la detrazione fiscale non si applica sull’importo delle tasse (come nei normali Ecobonus), ma sul prezzo d’acquisto. Questo perché parliamo di una misura straordinaria, che potrebbe avere cambiamenti importanti sul mercato.
La detrazione del 110% si applica all’acquisto del condizionatore solamente nel caso in cui questo acquisto sia legato a uno dei lavori principali oggetto dell’Ecobonus stesso. I lavori trainanti sono quelli sull’isolamento termico delle superfici opache (sia verticali che orizzontali) e per la sostituzione della caldaia con un impianto a condensazione centralizzato.
Tutti i lavori svolti all’interno dell’Ecobonus del 110% devono migliorare di almeno due classi energetiche l’unità sulla quale vengono svolti. Tale miglioramento deve essere certificato tramite due APE (Attestato di Prestazione Energetica) da richiedere prima e dopo il compimento dei lavori.
L’Ecobonus del 65%
La detrazione del 65% si applica per l’acquisto di un nuovo condizionatore a pompa di calore, purché sia ad alta efficienza energetica e finalizzato a sostituire uno di classe inferiore già presente. Questo Ecobonus ha un tetto massimo di spesa di 46154€ e la detrazione viene suddivisa in dieci rate per i successivi dieci anni.
L’Ecobonus del 50%
Questa agevolazione fiscale si può suddividere in Ecobonus con ristrutturazione ed Ecobonus senza ristrutturazione. Nel primo caso la detrazione dell’Ecobonus del 50% è rivolta all’acquisto di un condizionatore all’interno di interventi di ristrutturazione ordinaria (sia di una casa che di un condominio). Il tetto massimo di spesa è di 96000€ per una detrazione suddivisa in dieci rate annuali. Nel secondo caso la detrazione del 50% si applica anche per l’acquisto dei condizionatori senza lavori di ristrutturazione, ma solamente se i climatizzatori sono, almeno, in classe energetica A+.
Quale Ecobonus sui condizionatori scegliere?
Arrivati a questo punto la domanda su quale sia l’Ecobonus più conveniente non ha una risposta univoca. Questo perché per ottenere la percentuale dell’agevolazione fiscale (50,%, 65% o 110%) è legata al tipo di lavori che vengono svolti, quindi all’importo che viene speso. L’acquisto di un nuovo condizionatore d’aria può essere un’ottima occasione per eseguire altri interventi di ristrutturazione, migliorare l’efficienza energetica della casa e aumentare la detrazione fiscale. Chiaramente il lavoro avrà un costo più alto, ma anche un incentivo maggiore, senza dimenticare il risultato finale: una casa che consuma meglio, meno e regala una vivibilità ottimale.