Torniamo a parlare dell’ormai celebre Ecobonus 110% con l’obiettivo di fare il punto complessivo della situazione. Dopo infatti aver focalizzato l’attenzione su questo o quel singolo aspetto è doveroso riassumere con una panoramica generale di questo incentivo fiscale introdotto dal Decreto Rilancio. Questi sono i giorni della pubblicazione dei decreti attuativi da parte dell’Agenzia delle Entrate che finalmente consentiranno di dare il via ai lavori di ristrutturazione e le annesse agevolazioni fiscali previste dall’Ecobonus del 110%. Vediamo quindi di riassumere la questione e di rispondere alle principali domande sull’argomento.
Cosa troverai in questo articolo:
Come funziona l’Ecobonus 110%?
Propriamente l’Ecobonus del 110% è una particolare agevolazione fiscale introdotta dal Governo per rispondere alle enormi difficoltà seguite alla diffusione del Coronavirus e delle relative misure di lockdown. Si tratta quindi di una detrazione fiscale del 110% che può essere utilizzata o come normale detrazione dalle tasse, da dividere in cinque rate annuali dello stesso importo, oppure tramite uno sconto in fattura o attraverso la cessione del credito maturato.
Come si utilizza il credito d’imposta? Quanto acquisito con l’Ecobonus, quindi, può essere destinato al pagamento in compensazione delle tasse o, ed è una novità di questo superbonus, girando tale credito all’impresa che esegue i lavori in modo da ottenere uno sconto immediato in fattura o, ancora, monetizzando tale credito girandolo a un istituto di credito.
Il decreto attuativo dell’Agenzia delle Entrate definirà le modalità per incassare o cedere il credito e la procedura sarà rigorosamente telematica. Ciò che sarà importante verificare sono i termini per presentare le domande e le modalità e la scadenza entro quando utilizzare il credito d’imposta maturato.
Quali lavori rientrano nell’Ecobonus 110%?
Cosa rientra nell’Ecobonus 2020? I lavori che è possibile effettuare sono di due tipi: quelli diretti e quelli indiretti. I lavori diretti sono quelli sugli edifici, sulle parti comuni di edifici e sugli edifici unifamiliari, sono quelli per il miglioramento dell’isolamento termico delle superfici e quelli relativi alla sostituzione degli impianti di riscaldamento esistenti. I lavori indiretti, invece, sono tutti quelli già presenti negli altri Ecobonus, così come quelli per l’installazione degli impianti fotovoltaici e quelli per l’installazione di sistemi di accumulo per gli impianti solari. Per quel che riguarda i lavori indiretti, per ottenere le stesse condizioni dell’Ecobonus del 110%, devono essere svolti insieme a quelli diretti.
Chi può usufruire del Bonus 110%?
Abbiamo visto cos’è e cosa comprende l’Ecobonus, ora è importante specificare a chi è rivolta questa agevolazione fiscale. Innanzitutto va specificato come si parla di agevolazioni riguardanti lavori svolti entro e non oltre il 31 dicembre 2021. I soggetti beneficiari del Bonus del 110% sono:
- persone fisiche;
- condomini;
- cooperative di abitazioni;
- IACP – Istituti autonomi case popolari;
- organizzazione di volontariato e tutte quelle non lucrative;
- associazioni di promozione sociale.
Inoltre per ottenere la validità dei lavori è obbligatorio che gli stessi siano eseguiti utilizzando materiali conformi a quanto previsto nel decreto del Ministero dell’ambiente dell’11/10/2017. Tutti gli interventi devono inoltre assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche (o il raggiungimento di quella massima possibile). Per attestare questo miglioramento è obbligatorio richiedere e presentare due Attestati di Prestazione Energetica (APE), uno precedente e uno successivo il termine dei lavori. A questo proposito non vanno sottovalutate le responsabilità dei tecnici che eseguono i lavori e che hanno l’obbligo di certificare anche che le spese sostenute siano coerenti con gli interventi eseguiti per l’ottenimento dell’agevolazione fiscale.
Ecobonus 110: il futuro passa da qui?
Le intenzioni che hanno portato all’emanazione di questo particolare ecobonus sono quelle di far ripartire un’economia già in crisi e che nei primi mesi del 2020 ha sofferto ulteriormente una fase di stallo particolarmente negativa. La seconda metà dell’anno e tutto il 2021 saranno quindi all’insegna di questo ecobonus e capiremo quali saranno gli effetti sul mercato e se davvero questa sia stata un’opportunità per le aziende per affrontare l’emergenza e consentire ai cittadini di migliorare le proprie abitazioni e adeguarle ai più recenti sistemi tecnici e tecnologici.