Ci sono periodi dell’anno e momenti storici in cui alcuni argomenti sono più popolari di altri. In questa fase l’attenzione sulla manutenzione del climatizzatore è molto elevata, complice anche la consapevolezza dei rischi legati alla diffusione del Coronavirus e della Legionella. Troppo spesso la manutenzione è vista come un fastidio, un’imposizione dall’alto della quale non si comprende pienamente il senso e l’utilità.
Proprio perché questo è un periodo in cui c’è un gran parlare (e sparlare) intorno alla manutenzione del climatizzatore, è doveroso fare chiarezza. Ribadendo con forza che la differenza non è solamente tra fare e non fare la manutenzione, ma anche tra farla bene e farla male, perché è spesso intorno a questo che si gioca il successo o l’insuccesso del funzionamento dell’impianto di climatizzazione.
Cosa troverai in questo articolo:
I 3 scopi della manutenzione climatizzatore
Ogni manutenzione che si rispetti deve essere finalizzata a:
- risolvere/prevenire un problema;
- tutelare la salute;
- rispettare la legge.
Che si tratti di un climatizzatore, di un’automobile o di qualsiasi altro elettrodomestico, dispositivo o impianto, la manutenzione è un’attività completa e articolata che deve sempre rispondere a questi fini.
Gli effetti di una mancata o pessima manutenzione del climatizzatore
Oggi molto spesso (basta anche fare una rapida ricerca sul web per rendersene conto) si pensa che per manutenzione del climatizzatore significhi, semplicemente, cambiare o pulire i filtri e controllare che tutto funzioni. Peccato che il malfunzionamento di un climatizzatore non sia sempre immediatamente percepibile. E poi, come anticipato, la manutenzione serve anche a prevenire che un problema sorga e si manifesti. Un po’ come fare le analisi del sangue per controllare che i valori siano a posto e non ci siano patologie sulle quali intervenire. Magari non percepiamo i sintomi o li confondiamo con altri problemi; solo un’attività seria e qualificata come quella di un prelievo di sangue può confermare, smentire o individuare determinati problemi.
Torniamo ai nostri climatizzatori e alla loro manutenzione. Un’attività fatta male e in maniera non professionale provoca tre effetti seri, gravi e molto pericolosi:
- amplifica il problema;
- più rischi per la salute;
- inadempimenti di legge.
Se c’è un problema in corso (perdite di gas, consumi elevati, presenza di batteri e altri microrganismi, eccetera) e non eseguiamo la manutenzione, tali problemi non solo rimangono, ma aumentano di gravità. Con l’effetto di diventare più gravi con il passare del tempo e anche più costosi per doverli risolvere. Perché un conto, per tornare all’esempio delle analisi del sangue, è mettersi a dieta per ripristinare i corretti valori, tutt’altro discorso è subire un intervento per un organo danneggiato.
L’altro problema serio, forse il più importante, è quello legato alla salute. La manutenzione, infatti, serve soprattutto a evitare che il nostro impianto sia il responsabile della diffusione nell’aria di sostanze nocive che poi vengono respirate. Anche per questo la manutenzione è un intervento da fare prima dell’accensione del climatizzatore. Gli impianti di climatizzazione non sono solamente un confort climatico da accendere d’estate per avere una temperatura più gradevole. Essi infatti, se utilizzati con attenzione e mantenuti in efficienza, sono alleati preziosi per rendere l’aria di casa più sana e pulita.
Quando la pulizia è efficace
La regolare e corretta manutenzione del climatizzatore, al contrario, genera un circolo virtuoso:
- risoluzione dei problemi;
- tutela della salute;
- rispetto della legge.
È l’esatto contrario di quanto abbiamo appena visto. La manutenzione regolare e svolta da professionisti consente di risolvere i problemi ed evitare che si verifichino criticità maggiori. Questo perché la manutenzione è un’attività professionale che si articola su diversi livelli e richiede numerose competenze, sia tecniche che ambientali. Anche per quel che riguarda la tutela della salute, la tanto decantata sanificazione dei condizionatori non si effettua come una normale pulizia, ma richiede attenzione e l’utilizzo di prodotti e procedure specifiche. La manutenzione del climatizzatore, come detto, è un’attività normata dalla legge che, anche per questo tipo di dispositivi, richiede la redazione e compilazione del libretto d’impianto. Un’operazione che non può eseguire chiunque, ma solamente i tecnici professionisti in possesso dei requisiti previsti dalla legge.
Va superata l’idea per cui la manutenzione va fatta solo per non far decadere la garanzia o solamente per non incorrere in sanzioni. Come abbiamo visto si tratta di un’attività completa e vantaggiosa, innanzitutto per le tasche, la salute e la tranquillità di chi utilizza il climatizzatore.